Dopo circa sei mesi, un altro G7 a Taormina (15 e il 16 novembre) si è svolto, il G7 ministeriale delle Pari Opportunità.
“Un vertice – si legge nel comunicato stampa dell’USB nazionale – che alimenta logiche liberiste e patriarcali. Logiche che, in Italia, valutano la violenza di genere come se fosse una nuova emergenza. Logiche che attaccano il diritto all’aborto. Logiche che, recentemente, hanno fatto affermare alla sottosegretaria di stato Boschi, con delega alle Pari Opportunità e coordinatrice del vertice di questo G7, che in Italia l’occupazione femminile è “in sensibile crescita”; proprio mentre l’Istat ci ricorda che in questo Paese il tasso di disoccupazione femminile – nella fascia di età tra i 15 e i 65 anni – è al 12,5 % e il tasso di inattività al 44%. La verità ci dice quanto proprio le donne continuino a pagare il peso di questa crisi: salari fino al 20% in meno di quelli degli uomini, part-time obbligatorio, dimissioni in bianco. Non bastasse nel 2016 sono state 1 milione e 403 mila le donne che hanno subito molestie e ricatti sessuali nei posti di lavoro”.
In seguito all’appello lanciato dall’“Assemblea contro il G7 Pari Opportunità” – appello a cui hanno aderito Femministorie, Open Mind lgbt, La Città Felice, La Ragna-Tela, Le Rebeldesse, Centro Sociale Autogestito Officina Rebelde, Unione Sindacale di Base, Circolo Città Futura e tante individualità – si è svolto a Giardini Naxos, in piazza del Municipio, un presidio di non solo donne. Le condizioni meteo sono state particolarmente avverse, e i partecipanti che sono riusciti a raggiungere il luogo del presidio sono stati investiti da una insistente pioggia. Ciò non ha impedito, al presidio di fare sentire la voce delle donne che si oppongono al G7 nella blindata Taormina.
“Come USB nazionale – dichiara Claudia Urzì, del Coordinamento nazionale dell’USB Scuola – abbiamo aderito all’Assemblea contro il G7 Pari Opportunità, e a questo presidio. Condividiamo la direzione della lotta dal basso, delle piazze, della lotta anticapitalista e femminista. Ribadiamo l’importanza del diritto a servizi pubblici accessibili, al reddito sociale, alla casa, al lavoro e parità salariale, all’educazione scolastica, alle strutture sanitarie. Come USB non accettiamo strumentalizzazioni che, in risposta a pulsioni securitarie quanto inaccettabili discorsi sul decoro, figli delle politiche liberticide di Minniti e del governo targato PD al soldo delle direttive dell’Unione Europea, tentino di limitare la libertà delle donne. Continueremo a lottare contro l’ignoranza, l’intolleranza, la discriminazione, la violenza, il razzismo e il patriarcato, per il ritiro delle leggi antisociali e repressive, per dire basta a ogni forma di violenza economica, culturale e strutturale”.
Concludendo, non si può ignorare che il presidio ha registrato la grave assenza di organizzazioni e individualità che, evidentemente, hanno considerato il G7 Pari Opportunità una sorta di riunione condominiale e il presidio una gitarella fuori porta, ignorando o dimenticando che qualunque sia il “tema” in agenda, e in qualunque luogo si svolga il G7 è e rimane un luogo “centrale” della politica mondiale.
Orazio Vasta