Da tempo lo minacciavano, ma stavolta, in occasione della recente seduta del civico consesso francavillese, i quattro consiglieri comunali di opposizione del gruppo “Scriviamo insieme il futuro” hanno fatto sul serio abbandonando l’aula all’inizio dei lavori. Ed il loro leader Lino Monea, ex sindaco del Comune dell’Alcantara sconfitto dal suo avversario Enzo Pulizzi alle elezioni amministrative dello scorso giugno, ha voluto illustrare alla stampa i motivi della drastica decisione.
«All’apertura dei lavori – spiega Monea – il sottoscritto ed i colleghi Elisabetta Di Natale, Alessandro Vaccaro e Salvatore Bardaro abbiamo presentato una mozione d’ordine in cui chiedevamo il rinvio della seduta al fine di garantirne la legittimità. Essa, infatti, è stata convocata senza essere preceduta dalla conferenza dei capigruppo, obbligatoria ai sensi dell’art. 19 del nostro Statuto Comunale. Probabilmente, come mi sembra di aver capito…, per qualche “autorevole” esponente della maggioranza le commissioni consiliari costituiscono un qualcosa di inutile e fastidioso, ma in realtà si tratta di strumenti di democrazia non meno importanti delle riunioni di Consiglio Comunale. Vorrei in particolare far notare al presidente del civico consesso, Isidoro Musumeci, che nella conferenza dei capigruppo vengono decisi di comune accordo tra maggioranza e minoranza la data di convocazione del Consiglio e gli argomenti da inserire all’ordine del giorno. E nella seduta di lunedì scorso, tra questi argomenti non figurava l’istituzione della commissione speciale d’inchiesta sui debiti fuori bilancio richiesta nella precedente adunanza dal nostro consigliere Bardaro, e per la quale si era fatto garante il presidente del Consiglio Musumeci. Abbiamo pertanto abbandonato l’aula a seguito dell’immotivato rifiuto espresso dal presidente del Consiglio e dai consiglieri di maggioranza dinnanzi alla mozione con cui chiedevamo il rinvio della seduta affinché quest’ultima potesse svolgersi in maniera legittima, ossia preceduta da tutti i necessari atti propedeutici, con “in primis” la convocazione della conferenza dei capigruppo. Tali irregolarità le abbiamo denunciate anche in una nota che abbiamo trasmesso al Prefetto di Messina per gli adempimenti di competenza».
L’ex primo cittadino di Francavilla, oggi capogruppo consiliare dell’opposizione, ne approfitta quindi per togliersi qualche “sassolino dalla scarpa”.
«Quanto accaduto nella seduta di Consiglio Comunale dei giorni scorsi – prosegue Lino Monea – è sintomatico dello stato in cui, da alcuni mesi a questa parte, versa la democrazia nella nostra comunità: pur di emarginare gli avversari politici, ci si spinge ad eludere quegli obbligatori passaggi procedurali che garantiscono il coinvolgimento di tutte le parti e l’approdo a scelte condivise.
«Esiste inoltre nella pubblica amministrazione un principio importante, ossia quello della cosiddetta “continuità amministrativa”, anch’esso colpevolmente ignorato dai nostri avversari del gruppo “La Svolta”, i quali non hanno mai avvertito il bisogno di raccordarsi con chi li ha preceduti alla guida del Comune di Francavilla, salvo poi comodamente godere delle “eredità” ricevute, come il buon esito della pratica dal sottoscritto avviata per ottenere il rimborso dei danni causati dalle nevicate dello scorso inverno e l’inserimento del nostro Comune nel circuito nazionale delle “Città dell’Olio”, grazie al quale la nuova Amministrazione del sindaco Pulizzi sta organizzando un’apposita manifestazione che, tanto per “piovere sul bagnato”, avrà come quartier generale l’area espositiva adiacente a Piazza Wojtyla, realizzata durante il mio quinquennio amministrativo.
«Vorrei però ricordare al mio successore-avversario ed al suo “staff” che, nel tempo che rimane loro libero dall’attività di comunicazione sui social…, dovrebbero anche prendersi cura di qualche altra “eredità” ricevuta, come la riapertura dell’ufficio del Giudice di Pace, l’avvio dell’Aro Rifiuti e della raccolta differenziata, il rifacimento della condotta idrica di Via Roma attraverso il finanziamento di trentamila euro che sono riuscito ad ottenere dalla Protezione Civile e la conclusione delle trattative che avevo avviato con l’Enel e con la società delle pale eoliche per tentare di alienare l’azienda elettrica comunale e per rivendicare altresì quelle royalties energetiche che spettano alla nostra municipalità.
«Capisco che affrontare tali questioni richiede una certa (e da “alcuni” tanto vituperata…) esperienza amministrativa, ma è in ambiti del genere che emerge il valore di un pubblico amministratore e non certo nel quotidiano impegno a dividere la cittadinanza in “buoni” da una parte e “cattivi” dall’altra. A tal riguardo mi piace citare il filosofo Babbel, il quale affermava che “l’uomo comincia ad esistere nel momento in cui sa gestire la relazione con gli altri”. E noi, come uomini e pubblici amministratori, siamo “esistiti” perché, durante la nostra esperienza alla guida del Comune di Francavilla, tutti, dai dipendenti ai cittadini, sono stati per noi persone da rispettare e con le quali civilmente e serenamente confrontarsi. E non abbiamo mai umiliato nemmeno chi (qualche impiegato comunale?…, ndr) faceva ostruzionismo rendendo difficile il nostro lavoro e vanificando il nostro impegno».
Rodolfo Amodeo
FOTO: Lino Monea e, nei riquadri, gli altri consiglieri comunali del gruppo d’opposizione “Scriviamo insieme il futuro” ossia (da sinistra) Elisabetta Di Natale, Alessandro Vaccaro e Salvatore Bardaro