Gentile ritorna nella frazione di Sant’Antonino dopo la disavventura capitatigli circa un mese fa quando è stato investito da un’automobile.
Il docile meticcio di 9 mesi ha da subito conquistato la simpatia e il cuore degli abitanti della piccola frazione collinare mascalese che oggi hanno potuto riabbracciare il loro amato “cane di quartiere”. Ad attenderlo Maria Zappalà la tutor che si occuperà di Gentile dandogli da mangiare e accudendolo, il sindaco Luigi Messina e il vice comandante della Polizia Municipale Santo Vassallo.
Si conclude quindi a lieto fine la storia di Gentile che lo scorso mese di agosto era stato abbandonato a Sant’Antonino assieme alla sorellina Preziosa.
Da allora i due cagnolini erano sempre stati accuditi dalla comunità locale in particolare dalla signora Maria Zappalà. Ma è stato grazie alle sollecitazioni della consigliera Veronica Musumeci che si occupa del problema del randagismo nel territorio e della tutela degli animali, e all’interessamento del Comune, che il meticcio è stato soccorso dopo l’incidente, curato e castrato dal Centro “La Porziuncola”, struttura convenzionata con l’Ente mascalese.
“Preziosa – spiega la consigliera Musumeci – è stata subito sterilizzata, microchippata ed immessa sul territorio, oggi è toccato a Gentile completamente guarito dopo le innumerevoli ed amorevoli cure del centro. Gentile e la sorellina Preziosa sono cani docili che non arrecano fastidio a nessuno ed è stata proprio la comunità della frazione a volere che i due fratellini restassero sul territorio e diventassero cani di quartiere”.
“Mi auguro – ha detto il sindaco Messina – che ci siano altri cittadini che con grande amore si prendano cura di altri cagnolini del canile con il quale il Comune è convenzionato per sgravare l’Ente dall’affrontare una spesa per il loro mantenimento così come prevede la legge regionale 15/2000 che all’art. 15 comma 7 disciplina i requisiti secondo i quali un cane randagio può essere riammesso nel quartiere dopo la microchippatura, la vaccinazione, la sterilizzazione e la sua accertata docilità, oltre che il suo buono stato di salute”.