Giarre, Riposto e Mascali, al centro di una allarmante sequela di episodi criminali. Atti criminali che destano preoccupazione nel clima natalizio quando in città ad essere maggiormente esposte sono le attività commerciali. Un susseguirsi di eventi che riaccende i riflettori sul tema della recrudescenza dei fenomeni delinquenziali e della necessità di una concreta azione di contrasto.
Il 16 novembre due tentativi di furto – quasi in simultanea – dei dispensatori di denaro. 12 ore dopo il fallito assalto a un bancomat di un istituto di credito di Macchia, nel cuore della notte nuova azione, questa volta con il collaudato metodo della “spaccata” ai danni del megastore Sportivo di Santa Maria la Strada. In retromarcia, con un’auto ‘ariete’ (una Fiat Stilo station wagon), ignoti malviventi abbattono una delle saracinesche del centro acquisti di via Ruggero I. Trafugati decine di capi di abbigliamento griffati.
Il 17 novembre, ignoti ladri si introducono, presumibilmente con un camion, dopo aver forzato la serratura del cancello di ingresso, nel parcheggio a servizio del cimitero di Trepunti che confina con un limoneto vero obiettivo dei malviventi. Una volta all’interno dello stesso, in tutta tranquillità, praticano un foro sulla rete di recinzione che delimita il parcheggio dal terreno privato, riuscendo a trafugare una imprecisata quantità di limoni.
Il 22 novembre ennesimo fallito assalto ad opera della banda del bancomat. Stavolta nel mirino finisce il piccolo ufficio postale di Altarello, frazione di Giarre, già teatro, nel 2015, di un’altra analoga spettacolare azione criminale, in quel caso con l’impiego di un escavatore. I malviventi stavolta giungono a bordo di un furgone con cassone posteriore e un’autovettura “staffetta”. Prima di speronare la vetrata blindata con il mezzo pesante, i rapinatori usano una micro carica di esplosivo artigianale, impiegando la collaudata tecnica della “marmotta” .
Il 3 dicembre altro bancomat da assaltare. Nel target di un commando il dispensatore di denaro che si trova all’interno della galleria del megastore ripostese Conforama. Nella notte gli ignoti malviventi si introducono nella struttura commerciale ‘ritagliando’ la parte bassa di una porta tagliafuoco che si affaccia nell’area perimetrale, realizzando un varco per accedere. Una volta dentro la galleria di Conforama, senza successo, tentano di scardinare dal muro il bancomat della filiale del Credito Siciliano.
L’8 dicembre un incendio probabilmente originato dal corto circuito provocato da una vettura destinata alla vendita (sono ancora in corso approfonditi accertamenti) distrugge una cinquantina di auto all’interno della concessionaria Opel di Riposto. Pesantissimi i danni materiali.
Lunedi 11 dicembre. Alle 2.25, un commando di quattro persone a bordo di una Fiat Stilo con il metodo della “spaccata” infrange la vetrata della sala slot VLT “In&Out” di via Finocchiaro Aprile. I malviventi, tutti con il volto coperto (indossavano anche guanti in lattice), una volta penetrati all’interno del centro scommesse tentano di manomettere la macchinetta cambia denaro, riuscendo però a trafugare una slot machine con all’interno circa 500 uro.
Il 13 dicembre, questa volta a Fondachello, un commando di almeno tre persone entra in azione in via Spiaggia. Nel mirino un corriere che trasporta sigarette bloccato durante le fasi di consegna da tre uomini armati e con il volto travisato. Gli ignoti rapinatori dopo avere trafugato centinaia di stecche di sigarette (complessivamente circa 500) caricandole a bordo di un furgone che incendiano poco dopo, in aperta campagna, a Santa Venera.
Dal canto suo il presidente della Locale Confcommercio, Attilio Lo Pò, non nasconde la preoccupazione della categoria: “Purtroppo il periodo Natalizio coincide sempre con un aumento esponenziale di attività criminali, ad oggi i fenomeni sono principalmente tentativi di spaccate nelle ore notturne. A tal proposito Confcommercio ha stipulato un accordo con la protezione civile per il controllo del centro storico con una presenza nel territorio di addetti nelle principali arterie”.