Ennesimo prestigioso riconoscimento per l’opera teatrale “L’ultima lettera” di cui è autore Giovanni Bucolo, regista, filmaker ed operatore culturale di Giardini Naxos. Dopo aver conquistato il “Premio Miseno 2005” per il miglior testo alla VII Rassegna Flegrea di teatro amatoriale inedito, il terzo posto assoluto al Premio Letterario biennale “Quinto de Martella” ed il Premio Letterario “Carlo Mangiù”, “L’ultima lettera” si è classificata prima nella sezione “Teatro” del Concorso Letterario Internazionale “Salvatore Quasimodo”, la cui terza edizione si è conclusa nei giorni scorsi con la cerimonia di premiazione presso le Scuderie Estensi di Tivoli (Roma).
L’autore giardinese, che è anche laureato in “Tecniche di Radiologia Medica” presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha quindi ancora una volta fatto centro con questo suo lavoro ispiratogli dalle testimonianze del padre, indimenticato dirigente scolastico nonché superstite della Campagna di Russia, dalla quale è per l’appunto reduce Orazio, protagonista de “L’ultima lettera” che trascorre notti insonni pensando al passato ed alla sua giovinezza, con un rammarico costante che lo affligge: il non aver tenuto fede alla promessa fatta al fraterno amico Nino, rimasto disperso in Russia. Quest’ultimo gli aveva infatti affidato una lettera da consegnare alla ragazza da lui amata, ma Orazio continua a tenerla con sé da più di sessant’anni in quanto unico legame rimasto con un passato non ancora concluso. Con quest’opera, dunque, Giovanni Bucolo ha voluto raccontare la guerra vista dai soldati di leva, ossia giovani di appena vent’anni ai quali veniva chiesto di uccidere i loro coetanei che si trovavano a migliaia di chilometri dall’Italia.
«Quest’ulteriore successo de “L’ultima lettera” – ha dichiarato l’autore di Giardini Naxos non appena appresa la notizia della vittoria al Premio Internazionale “Quasimodo” – voglio dedicarlo al “carburante” della mia vita, ossia mia moglie Chiara e mio figlio Alberto».
Ma oltre che come autore teatrale con la sua “L’ultima lettera”, Bucolo ha ottenuto in questi anni numerosi riconoscimenti anche per la sua attività di autore e regista di originali cortometraggi, tra cui “Rewind” (Premio della Critica al “Concorso Cinematografico Città di San Benedetto del Po” – Mantova), “Ricordarsi di…” (Premio della Critica al concorso “Cortiamo” di Alcamo -Trapani) e “L’anima delle cose” (Premio della Critica all’“EtnAci Film Festival 2011”). Nel 2007, inoltre, il cineasta naxiota è risultato tra i sei vincitori del concorso di idee tramite Internet “You Trailer”, indetto dal regista Roberto Faenza per la realizzazione del promo ufficiale del suo film “I Viceré”.
In passato Giovanni Bucolo ha anche ideato format di “reality” e game-show televisivi alquanto originali ed intelligenti come “L’eredità del Principe”, ambientato in luoghi ed edifici storici dei Comuni siciliani.
Ultimamente Giovanni Bucolo è stato tra i protagonisti su Raidue della trasmissione “Mezzogiorno in famiglia” in qualità di profondo conoscitore della storia di Giardini Naxos, la cui squadra ha gareggiato con successo in diverse puntate del popolare programma televisivo.
Per il suo Comune, il poliedrico artista ed intellettuale ha anche curato rievocazioni storiche del glorioso passato della prima colonia greca di Sicilia, tra cui lo “Sbarco di San Pancrazio” e lo spettacolare “Naxos Hellenic Fest”.
Come fondatore e presidente del laboratorio “Naxos Entertainment”, Giovanni Bucolo organizza ogni anno dei corsi di recitazione, riprese video, editing e fotografia per tutti i giovani e meno giovani di Giardini Naxos e dintorni che desiderano acquisire la necessaria professionalità per potersi accostare agli affascinanti mondi del cinema e del teatro.
Rodolfo Amodeo
FOTO PRINCIPALE: Giovanni Bucolo ed un’intensa scena della sua opera teatrale “L’ultima lettera”