Ormai da circa un mese le redazioni giornalistiche veniamo quotidianamente “invase” da comunicati stampa e locandine dei numerosi eventi allestiti da Comuni ed associazioni per questo Natale 2017.
Purtroppo, almeno per quanto ci riguarda, non possiamo occuparci di ogni singola iniziativa, anche perché, sino a qualche anno fa, manifestazioni come i presepi viventi o i concerti di Capodanno facevano veramente “notizia”, mentre oggi vengono organizzati ovunque, al pari di una qualsiasi sagra paesana.
Invece, a proposito di Natale, ci sembra più interessante ed opportuno evidenziare e divulgare l’illuminato pensiero del sindaco di Castiglione di Sicilia Antonio Camarda (nella foto) che, a nostro modesto avviso, fa veramente “notizia”.
Il primo cittadino del Comune etneo, eletto nello scorso giugno, ha infatti deciso di ridurre le spese per i “solenni” festeggiamenti natalizi e devolvere quanto risparmiato ai suoi compaesani in stato di bisogno ed a progetti di lavoro socialmente utili.
«I tagli alle spese – dichiara al riguardo il sindaco Camarda – hanno caratterizzato tutti questi primi sei mesi della mia gestione amministrativa, perché con dipendenti comunali cui non si riesce a corrispondere gli stipendi e fornitori che avanzano soldi dal nostro ente, occorre essere particolarmente oculati nella gestione della cosa pubblica, così come facciamo nell’amministrare casa nostra. Per quanto concerne questo Natale, contiamo di risparmiare oltre cinquemila euro, che destineremo a borse di solidarietà e lavoro a favore dei soggetti con basso reddito che vivono nella nostra comunità. Prima, in pratica, si spendevano circa tremila euro per luminarie, mentre noi ne stiamo spendendo circa seicento. Ed anziché impiegare quasi duemila e cinquecento euro per gli addobbi, a noi ne basteranno meno di duemila. Abbiamo inoltre totalmente abolito i falò, cui si accostavano pochissime persone solo per una manciata di minuti, e per i quali si spendevano duemila e trecento euro destinati ad andare… in fumo in appena qualche ora».
Il primo cittadino castiglionese esterna, infine, una sua condivisibilissima profonda riflessione che dovrebbero fare propria tutti coloro i quali approfittano delle varie festività per fare “rumore”, spesso fine a se stesso.
«Il Natale – sottolinea Antonio Camarda – è a casa e dentro ognuno di noi, e qualche “luce” in meno per le strade non farà sicuramente venir meno lo spirito ed il fascino della festa più bella dell’anno».
In effetti, il Natale è soprattutto la festa della vicinanza alle persone sofferenti ed emarginate, le quali invece si sentono più sole ed afflitte al cospetto di manifestazioni “mondane” all’insegna dell’esteriorità e della spettacolarizzazione di un evento, ossia la nascita di Cristo, che ognuno dovrebbe poter celebrare dignitosamente nella propria intimità, senza bisogno di… uscire in piazza.
Rodolfo Amodeo