Castiglione di Sicilia: una conferenza sulle testimonianze di archeologia rupestre

Si è tenuta nei giorni scorsi nel Comune etneo su iniziativa della Pro Loco. Illustrati gli studi condotti negli ultimi anni dall’archeologa Maria Teresa Magro in collaborazione con Giuseppe Tizzone, scopritore di una tomba dell’età del ferro. Evidenziata anche l’esigenza di attenzionare e tutelare gli altri siti preistorici presenti nel territorio

La Valle dell’Alcantara presenta molte tracce di preistoria, come alcuni anni fa ebbe ad evidenziare lo studioso francavillese Salvatore Ferruccio Puglisi nel suo corposo volume “La Valle dei Palmenti”, così titolato con riferimento alle rudimentali strutture rupestri per la produzione del vino rinvenute in questo lembo di territorio siciliano e risalenti al periodo protostorico.

Di questo ed altro ancora si è discusso nei giorni scorsi nell’ambito della conferenza sul tema “Archeologia rupestre nel territorio di Castiglione di Sicilia”, organizzata dalla Pro Loco del centro etneo guidata dalla presidente Cinzia Giannetto.

I lavori, svoltisi presso il locale distaccamento dell’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara e moderati dall’insegnante e rappresentante dell’Archeoclub Maria Lilia Papa, sono stati principalmente imperniati sugli studi condotti per quasi due anni da Maria Teresa Magro, archeologa della Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania nonché direttrice scientifica del museo “Paolo Vagliasindi” di Randazzo. A collaborare con lei Giuseppe Tizzone, socio fondatore della Pro Loco castiglionese, il quale ha avuto il merito di individuare una tomba-sepolcro dell’età del ferro all’interno del Castello del Comune etneo, che prima veniva considerata una semplice cavità.

Introducendo la conferenza, Tizzone ha tenuto a sottolineare come a Castiglione e dintorni siano diversi i siti di notevole interesse archeologico ancora tutti da studiare e meritevoli di tutela.

La dottoressa Magro ha quindi illustrato il suo lavoro di mappatura con geolocalizzazione finalizzato all’individuazione ed al censimento dei siti di interesse naturalistico ed archeologico presenti nel territorio castiglionese.

Nel corso dell’interessante pomeriggio sono intervenuti anche il geologo Salvatore Patanè, presidente dell’associazione di protezione ambientale “A.P.A. San Francesco”, il quale si è soffermato sulla morfologia e la geologia della Valle dell’Alcantara, e l’architetto Giuseppe Damino, che ha illustrato una metodica per il recupero degli edifici storici.

Dopo i ringraziamenti conclusivi della presidente della Pro Loco Cinzia Giannetto, ai relatori ed al pubblico è stato offerto un piccolo buffet.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: da sinistra Salvatore Patanè, Giuseppe Tizzone, Cinzia Giannetto, Giuseppe Damino e Maria Teresa Magro