Con un Consiglio Comunale in seduta straordinaria ed aperta ed una fiaccolata per le vie del paese, la comunità di Linguaglossa ha ufficialmente espresso solidarietà e voglia di riscatto per il vile attentato subito dai giovani imprenditori Nino Cavallaro e Gianluca Arcidiacono (da sinistra nel riquadro sulla foto principale), titolari di una macelleria nella centralissima Via Roma che, nella notte dello scorso 30 dicembre, è stata completamente distrutta da un incendio doloso innescato da un fuoristrada “Mitsubishi” introdotto all’interno dell’esercizio commerciale col cosiddetto “sistema ariete”, ossia lanciando il veicolo a velocità verso la saracinesca in maniera tale da sfondarla.
Intanto è mistero fitto sul movente dell’inquietante attentato, visto che i due imprenditori affermano di non aver mai ricevuto richieste estorsive.
All’assemblea consiliare straordinaria di solidarietà sono intervenuti tutti i massimi esponenti delle istituzioni civili e religiose locali, i rappresentanti dei Carabinieri e della Polizia di Stato e quelli delle associazioni antiracket ed antiestorsione, che già nei giorni precedenti avevano assicurato ad Arcidiacono ed a Cavallaro il loro supporto materiale per tentare di poter in qualche modo riprendere l’attività andata in fumo.
I lavori sono stati aperti dal presidente del Consiglio Aldo Guzzetta, il quale ha posto l’accento sulla necessità di dotare Linguaglossa di un adeguato impianto di videosorveglianza.
Il sindaco Salvatore Puglisi, dal canto suo, ha esortato i concittadini a partecipare alla raccolta fondi per aiutare i due giovani imprenditori a riacquistare i loro strumenti di lavoro (ricordiamo che i contributi volontari vanno versati, tramite bonifico, sul conto corrente intestato a: “Bottega della Carne S.N.C. di Arcidiacono e Cavallaro” – Agenzia “Unicredit” di Linguaglossa – Iban: IT 68 U 02008 83990 000104185583).
«Il nostro paese – ha inoltre dichiarato il primo cittadino – non ricorda episodi di questo tipo. Stasera, comunque, tornerò a casa più rinfrancato perché sto toccando con mano la concreta solidarietà che la nostra comunità sta riservando a Nino ed a Gianluca. Ci sono anche tante manovalanze locali dichiaratesi disponibili a rimettere in sesto la loro macelleria».
Per l’arciprete Don Orazio Barbarino «si è in presenza di un atto di inaudita violenza, di fronte al quale tutta Linguaglossa si sente ferita. Ma è chiaro che eventi simili sono determinati da vuoti sociali e morali che devono essere colmati quanto prima possibile».
A prendere la parola anche Daniela Cavallaro, sorella di uno dei due imprenditori danneggiati nonché nota cantante, attrice e conduttrice di eventi, la quale si è pure lei dichiarata soddisfatta della reazione del popolo linguaglossese e della massiccia partecipazione di quest’ultimo al Consiglio Comunale di solidarietà, cui ha fatto seguito, nella stessa serata, una fiaccolata per le vie del paese.
Rodolfo Amodeo
*LE FOTO QUI PUBBLICATE SONO STATE REALIZZATE DA SEBASTIANO RAPISARDA