Sedici anni appena ed una passione, che lo accompagna sin da piccolo, per “Babbo Natale” ha spinto il sedicenne giarrese Leonardo Patané ad aprire, quest’anno, lo scrigno dei suoi tesori ad amici e parenti che, a Natale, sono andati a trovarlo nella sua casa, dove vive con i genitori, per augurargli buone feste.

L’atmosfera, per chi arriva in casa dello studente giarrese, al terzo anno dell’istituto Alberghiero “Falcone” di Giarre, è gioiosa, l’accoglienza estrema, arricchita dal suo dolce sorriso carico di tanta commozione nel mostrare, con orgoglio, i suoi “Babbi Natale”, frutto di regali e acquisti personali che, nel corso degli anni, gli hanno permesso di continuare a sognare, come nel periodo della sua spensierata infanzia.

Ed ecco che, con estrema soddisfazione, mostra ai suoi ospiti l’eccezionale raccolta dei cento “Babbi Natale” dalle forme, vestiti e attività più varie. Sistemati, con cura, nel salotto di casa, i “tesori” di Leonardo sono collocati su più ripiani, come il classico Babbo Natale sulla slitta, trainata dalle renne; appesi al lampadario, chi addormentato su uno spicchio di luna luminoso, chi in volo su aggrappato ad una mongolfiera; poi c’è il Babbo violinista, il chitarrista, il trombettista, il pizzaiolo, il ballerino, lo sciatore, il cantante rock e tanto, tanto altro ancora, tutti fermi lì in attesa che il visitatore di turno prema un pulsantino e la musica si avvia, il movimento è assicurato.

Tanti i soggetti da ammirare, come tanti sono i sogni di adulti e bambini che, ogni anno, aspettano trepidanti il Natale per vedere in carne ed ossa, travestito, di carta, di plastica o di ceramica quell’omino, dalla lunga barba bianca, che, dal lontano Polo, raggiunge le nostre case per lasciare gli agognati doni.

«Se in questi anni ho potuto coltivare questa mia passione – spiega Leonardo – lo devo ai miei genitori. Da loro, infatti, ho avuto il primo Babbo Natale, personaggio simbolo del Natale, che da sempre accompagna i sogni dei bambini. Crescendo, il desiderio di ricercare nuovi soggetti, più bizzarri e più originali, mi ha spinto a compiere ricerche e acquisti personali per arricchire la mia raccolta ed oggi sono orgoglioso della mia collezione dalla quale non mi separerò mai. Il mio desiderio, tuttavia, è continuare ad aggiungere nuovi “pezzi” e non smettere mai di sognare».

Rosalba Azzarelli