Non finisce mai di stupire l’amministrazione comunale giarrese per la straordinaria competenza politica amministrativa dei propri assessori. Un campione su tutti, quello ai Servizi Tecnici, Giuseppe D’Urso, al centro di un’altra vicenda clamorosa.
A pochi giorni dalla scadenza dei termini per la candidatura finalizzata all’accesso dei fondi strutturali del Pon sulla scuola (scadono lunedì prossimo) l’Area tecnica del Comune, su disposizione dell’amministrazione, è stata costretta suo malgrado ad escludere dalla richiesta di finanziamento la ristrutturazione della Materna comunale “Carlo Collodi” di via Siracusa, il cui progetto preventivava una spesa di 1milione 380 mila euro.
I fatti. Nei giorni scorsi è stato scoperto, quasi per caso, dell’impossibilità di presentare, per la stessa candidatura, due distinti progetti: uno redatto dall’Ufficio tecnico e un secondo affidato ad un tecnico esterno, mentre invece il bando del Pon prevede la redazione di un unico progetto anche comprendente più edifici scolastici.
Il competentissimo assessore D’Urso immerso da mesi nello studio del Pon, ha totalmente ignorato (e forse non solo lui) quel che recitava, nel bando, il punto n. 5 dell’articolo 4 (Tipologie di candidature) ovvero che “gli Enti locali possono presentare una o più candidature. In ogni caso, ciascuna domanda di finanziamento deve essere riferita ad un’unica istituzione scolastica anche se può riguardare più plessi della medesima istituzione scolastica”.
E invece l’obiettivo è rimasto quello di presentare tre distinti progetti, di cui, erroneamente, due riguardanti edifici scolastici di pertinenza del Secondo Istituto Comprensivo (ristrutturazione della materna di via Siracusa e del plesso elementare di via Giusti a Trepunti) e un terzo progetto del Primo Istituto Comprensivo (interventi sulla copertura del plesso di Peri).
Salvo poi accorgersi a tempo quasi scaduto della clamorosa svista decidendo in extremis di confermare solo un progetto per ciascuna istituzione scolastica, ovvero i due interventi programmati per i plessi di Peri e Trepunti, cancellando, invece, il corposo progetto di ristrutturazione della materna comunale “Collodi” di via Siracusa.
Praticamente l’opera più importante per la quale valeva la pena impegnarsi per l’ottenimento dei fondi strutturali considerato che l’asilo comunale in più occasioni, in assenza di costanti manutenzioni ordinarie e straordinarie, ha rischiato l’inagibilita’.
In alcuni spazi della struttura edilizia sono più che evidenti i numerosi distacchi di intonaci interni ed esterni, oltre alle condizioni di vetustà dei telai degli infissi e per questo era stato preventivato con il progetto, adesso escluso dal Pon, il rifacimento dell’impermeabilizzazione, della pavimentazione interna ed esterna, nonché la sostituzione degli infissi; abbattimento barriere architettoniche, tinteggiatura degli ambienti interni, risanamento della facciata esterna, la spicconatura degli intonaci danneggiati dagli agenti atmosferici.
Per la scuola di via Siracusa, dunque, un futuro tutto da decifrare. Sullo sfondo errori, sviste, inversioni a “U” semplicemente disarmanti.
Mario Previtera