Si aggiungono nuovi significativi tasselli nella straordinaria storia di Gaetana Nastasi, ossia la ragazzina di Castiglione di Sicilia in odore di santità prematuramente deceduta appena dodicenne nel 1926 in un convento di Acireale cui era stata affidata dalla sua povera famiglia, economicamente impossibilitata a mantenerla.
Come già riferito in precedenti nostri servizi giornalistici, un paio d’anni fa un apposito Comitato, costituito e presieduto da Mario Giuffrè, nipote della Nastasi, ha presentato al Tribunale Ecclesiastico della Diocesi di Acireale l’istanza di beatificazione della giovane castiglionese, alla cui dipartita hanno fatto seguito tutta una serie di eventi prodigiosi, a cominciare da quell’anomala colorazione bluastra che il corpo ormai senza vita di Tanina, così comunemente chiamata nonché “Agata” in virtù del nome aggiuntole dalle suore del convento di cui era ospite, via via assunse nelle ore immediatamente successive alla morte, quasi ad evocare la celestialità della Madonna.
Intanto, attraverso delle meticolose ricerche da lui personalmente condotte, il nipote Mario Giuffrè è riuscito a risalire all’istituto religioso acese che ospitò Tanina Nastasi e dove la stessa esalò l’ultimo respiro, presumibilmente per una forma di depressione giovanile. Trattasi dell’ex Convento di Santa Rosalia, gestito dalle Suore Canossiane “Figlie della Carità”.
E mettendosi in contatto con gli uffici comunali della città delle terme, Giuffrè ha anche individuato il luogo, all’interno del cimitero di Acireale, in cui riposano le spoglie della sua antenata, ossia la Cappella dell’Arciconfraternita di Santa Maria degli Angeli. Ed a tal riguardo Giuffrè ha un particolare interessante da raccontare.
«Da una lettera recentemente inviatami da una mia cugina residente in Australia – rivela il discendente della Nastasi – si apprende che Tanina venne originariamente sepolta in una comune tomba. Sta di fatto che, dopo la morte, spesso appariva in sogno a Sam, figlio dell’allora sindaco di Acireale e suo amico d’infanzia, il quale era affetto sin dalla nascita da una malattia che gli impediva di poter camminare bene. A Sam lo spirito di Tanina chiedeva di intercedere presso il padre affinché potesse essere seppellita in un luogo più comodo e pulito. Il ragazzo pregò quindi il papà sindaco di disporre il trasferimento della salma, ma il primo cittadino acese, onde evitare di essere accusato di abusare del proprio potere, si dichiarò inizialmente contrario. Fattasi tale richiesta sempre più insistente, il sindaco disse al figlio che lo avrebbe accontentato solo se questa sua defunta amica d’infanzia lo avesse guarito dalla malattia agli arti, cosa che avvenne puntualmente. Se oggi, dunque, Tanina riposa all’interno di quella elegante cappella del cimitero di Acireale lo si deve a questo suo ennesimo miracolo».
Di quel loculo n. 21 della Cappella di Santa Maria degli Angeli in cui è seppellita Agata Tanina Nastasi, oggi Mario Giuffrè è il nuovo ed esclusivo titolare su preciso atto ufficiale di assegnazione disposto, nel novembre del 2016, da un’altra discendente non più nelle condizioni di potersi occupare della cura di tale estrema dimora.
E sempre da un oriundo italiano suo congiunto residente in Australia, Mario Giuffrè ha appreso nei mesi scorsi di un altro evento miracoloso dovuto all’intercessione della sua ava.
«Questo nostro parente – riferisce Giuffrè – svolge l’attività di farmacista e, come mi ha scritto esattamente un anno fa, un giorno gli si presentò un cliente profondamente angustiato per le gravi condizioni di salute della madre, cui si aggiungeva il rischio di perdere la casa dove abitava con quest’ultima in quanto in procinto di essere venduta all’asta. Questo cliente si ricordava di ciò che in passato aveva sentito accennare al farmacista in merito a questa sua antenata di Castiglione di Sicilia morta giovanissima in odore di santità e, pertanto, gli è venuto spontaneo chiedergli di intercedere presso di lei affinché i suoi problemi si potessero risolvere. Ed anche in questo caso l’intervento di Tanina si è rivelato miracoloso: mamma e figlio continuano a vivere tranquillamente nella stessa abitazione in quanto, per questioni giuridico-burocratiche, la procedura di vendita dell’immobile non è più andata avanti».
Giuffrè accenna anche ad altri recenti eventi prodigiosi dovuti alla protezione di Agata Tanina Nastasi, come quello avente per beneficiario un altro devoto di quest’ultima, miracolosamente sopravvissuto, il pomeriggio del 25 ottobre 2015, ad un tremendo incidente stradale causato da una tromba d’aria abbattutasi sul tratto Milazzo-Messina dell’autostrada “A20”.
Ed è lo stesso Giuffrè a ritenersi più volte miracolato dal potere santifico dell’antenata. Due anni fa, in particolare, dei pericolosi nei tumorali affiorati sul suo corpo sono totalmente spariti senza ricorrere ad alcuna cura, così come è anche completamente guarito il suo ginocchio sinistro, che era da anni paralizzato. Grazie alle sue implorazioni rivolte a Tanina sono stati inoltre risolti alcuni casi giudiziari riguardanti persone di sua conoscenza, ed un suo appezzamento di terreno, cui mani ignote avevano appiccato il fuoco nel 2011, è improvvisamente rifiorito. E nell’agosto del 2015 Tanina Nastasi gli è apparsa in sogno nell’atto di incitarlo ad andare avanti nella causa di beatificazione, perorata dall’apposito Comitato costituito e guidato dal Giuffrè e di cui fanno parte autorevoli personalità della Curia di Acireale, del comprensorio jonico etneo ed, ovviamente del Comune di Castiglione di Sicilia, con in testa l’arciprete Don Maurizio Guarrera ed il sindaco Antonio Camarda, che è anche il presidente onorario dell’organismo.
«Sono molto fiducioso – dichiara Mario Giuffrè – nel buon esito dell’istanza di beatificazione di Agata Tanina Nastasi, di cui è a conoscenza pure Papa Francesco. In questi anni, grazie soprattutto ai servizi giornalistici del vostro “Gazzettino Online”, numerosi mezzi d’informazione ed organizzazioni religiose di tutto il mondo mi hanno contattato per offrire al nostro Comitato il loro supporto e per saperne di più su questa ragazza e sui prodigi da essa compiuti».
Da sottolineare, infine, che Agata Tanina Nastasi spirò in una giornata particolarissima dal punto di vista religioso, ossia il 4 aprile del 1926, quell’anno coincidente con la ricorrenza della Santa Pasqua. Diffusasi rapidamente in tutta la Sicilia Orientale la notizia della colorazione bluastra assunta dal suo corpo privo di vita, la camera ardente allestita per l’occasione nel convento acese che l’aveva ospitata divenne meta di un incessante pellegrinaggio finalizzato ad andare ad ammirare colei che in quei giorni veniva chiamata “la ragazza tutta blu”.
Ma come hanno fatto osservare diversi autorevoli nostri lettori esperti in discipline mediche e criminologiche, proprio quella colorazione bluastra potrebbe essere stata l’effetto di un avvelenamento che Agata Tanina Nastasi subì per un qualche oscuro motivo, sul quale sarebbe opportuno cominciare ad indagare.
Sta di fatto che la “ragazza tutta blu” di Castiglione di Sicilia, forse proprio perché duramente provata da una difficile fanciullezza, una volta volata in cielo ha voluto dispensare del bene a coloro che hanno continuato ad amarla, quasi a compensazione del male che potrebbe aver ricevuto nella sua breve esistenza terrena.
Rodolfo Amodeo
FOTO PRINCIPALE: la foto di Tanina Nastasi posta sulla tomba dove è sepolta al cimitero di Acireale ed una sua immagine sul letto di morte