“Valorizzare il passato per ritrovare il futuro” è stato il tema del convegno svoltosi nei giorni scorsi presso l’ex Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena di Catania su iniziativa del Parco Archeologico di Naxos-Taormina e di “The Key S.r.l.”. Ai lavori, incentrati sulla presentazione di un nuovo modello operativo nel settore dei beni culturali, hanno dato il loro apporto anche il CNR IBAM (Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali), il CNAPPC (Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori) e le Biblioteche Riunite “Civica” ed “A. Ursino Recupero” di Catania.
«La tutela, la valorizzazione e la fruizione dei siti archeologici – ha esordito Vera Greco, direttore del Parco Archeologico di Naxos-Taormina – sono possibili solo attraverso un’azione sinergica tra pubblico e privato, in grado di creare economia per un intero territorio e nuovi posti di lavoro per i giovani. In quest’ottica abbiamo avviato la partnership con la società “The Key”, che si è resa disponibile per una serie di interventi che interesseranno non solo il Teatro Antico di Taormina e l’area archeologica di Giardini Naxos, ma anche Isolabella, Villa Caronia ed il Comune di Francavilla di Sicilia».
Per la “The Key” hanno preso la parola l’amministratore delegato Andrea Benedino ed il presidente Riccardo Ercoli. Quest’ultimo ha fatto i “conti in tasca” ai siti attualmente fruiti nell’ambito del Parco Archeologico di Naxos-Taormina, che nell’ultimo biennio 2015-2017 hanno attirato 830.924 visitatori producendo incassi per oltre sei milioni di euro, prevalentemente imputabili al Teatro Antico taorminese (nello stesso arco temporale l’area archeologica di Naxos ha incassato 45mila euro).
Dal canto suo Maria Elena Volpes, dirigente generale del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, ha evidenziato come «i beni culturali della Sicilia non sono fruibili solo da addetti ai lavori, come accadeva in passato, ma da nuovi viaggiatori nei confronti dei quali occorre predisporre nuove strategie di comunicazione ed accoglienza».
Ed a tal riguardo il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, nella sua veste di assessore regionale ai Beni Culturali ed all’Identità Siciliana, ha posto l’accento sulla necessità di prevedere orari di apertura più flessibili e nuovi percorsi, fruibili anche dai diversamente abili.
Matteo Robiglio, architetto del Politecnico di Torino, ha infine indicato nell’aggancio col territorio e con la sua storia la strategia giusta per “convincere” il viaggiatore contemporaneo a visitare un sito archeologico.
Nel corso dei lavori è stato presentato il Concorso Internazionale di Architettura per i professionisti under 35, chiamati a progettare due padiglioni contemporanei da installare al Teatro Antico di Taormina.
Nel pomeriggio ha fatto seguito un panel, moderato dalla giornalista Paola Pierotti, sui diversi aspetti dello sviluppo locale cui sono intervenuti economisti, rappresentanti della categoria degli albergatori ed operatori culturali.
Rodolfo Amodeo
FOTO PRINCIPALE: da sinistra Vera Greco, direttore del Parco Archeologico di Naxos-Taormina, e Maria Elena Volpes, dirigente generale del Dipartimento Regionale Beni Culturali