Non disputa campionati, ma assolve ad un’importante funzione preparatoria ed educativa per i giovani aspiranti calciatori: è l’A.S.D. Polisportiva Francavilla, guidata nel Comune dell’Alcantara dallo “storico” presidente Gaetano Vaccaro e da altri dirigenti che credono spassionatamente nei valori dello sport.
Ormai da diversi anni la Polisportiva Francavilla organizza una Scuola Calcio frequentata da bambini e ragazzi dai sei ai sedici anni d’età.
Le lezioni si tengono nell’impianto sportivo dell’azienda agrituristica “Donato”, ubicato nel vicino Comune di Motta Camastra (esattamente nella frazione Fondaco).
Ed è degli ultimi giorni una significativa novità, che conferma ancora una volta la serietà di questa associazione sportiva francavillese e la sua cura nell’assicurare ai propri giovanissimi fruitori standard qualitativi di prim’ordine.
Come spiega il dirigente Alfio Silvestro, «ci siamo dotati di un apparecchio defibrillatore, obbligatorio anche per le società sportive dilettantistiche come la nostra. Come molti ormai sanno, trattasi di un prezioso strumento che, se saputo utilizzare, consente a qualsiasi cittadino di prestare un tempestivo ed efficace soccorso al verificarsi di un arresto cardiaco.
«L’acquisto di questo dispositivo “salvavita” è stato reso possibile grazie ai generosi aiuti economici venutici da alcuni sponsor privati (Bar-Ristorante-Pizzeria “Il Quadrifoglio Blu”, Materiali Edili Cannavò, Gole dell’Alcantara, Idraulica Salvatore Campione e “Farmacia delle Piante”) e dai genitori dei nostri allievi.
«Adesso il sottoscritto e l’allenatore Giuseppe Vaccaro stiamo istruendo i ragazzi all’uso di questo apparecchio, avvalendoci del professionale e competente supporto della dottoressa Eloisa Sofia Mafhoum, nostro medico sociale nonché volontaria della Croce Rossa Italiana.
«Al di là dell’attività calcistica – conclude Silvestro – la Polisportiva Francavilla continua dunque a perseguire delle finalità sociali nell’intento di dare agli adulti del domani un’adeguata formazione, utile non solo ad affrontare i campi di gioco, ma la vita in genere».
Rodolfo Amodeo