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Ad Acireale è stato ricordato il prof. don Giuseppe Cristaldi

Ad Acireale è stato ricordato il prof. don Giuseppe Cristaldi

Giuseppe Cristaldi (foto a destra) presbitero della diocesi di Acireale, filosofo, studioso di teologia e del pensiero di Antonio Rosmini, è stato ricordato nella Cattedrale di Acireale in occasione di un doppio evento che lo riguardava: il centenario della nascita e il ventennale della sua dipartita terrena.

Ricordo per conservare la memoria di un filosofo e teologo della Chiesa acese ma anche per offrire agli uomini del nostro tempo la testimonianza di chi ha dedicato la propria vita all’esperienza gioiosa di “credere pensando e di pensare credendo”. E infatti “Credere pensando: ricordo di don Giuseppe Cristaldi” è stato il tema della serata, con la relazione magistrale “Il dinamismo fede-ragione nell’opera di Giuseppe Cristaldi”, a cura di don Antonino Franco e interventi programmati di don Roberto Strano, parroco della Cattedrale di Acireale, del dott. Pietro Currò presidente Gruppo acese del Movimento ecclesiale impegno culturale (Meic), del dott. Saro Sorbello, primo presidente della Università popolare “G. Cristaldi” di Acireale (UPGC), di Roberto Cristina, attuale presidente dell’U.P.G.C., e di Giuseppe Rossi professore emerito Università di Catania.

Don Roberto Strano ha ricordato il “sacerdote che ha svolto con zelo il servizio alla Chiesa locale con l’aggiornamento culturale dei sacerdoti e la formazione teologica dei laici”.

A seguire il teologo don Antonino Franco (foto a sinistra), docente di Teologia Fondamentale e di Storia della Teologia medievale allo Studio Teologico S. Paolo di Catania, che ha così ben tratteggiato il Cristaldi (foto), l’uomo “fedele alla Chiesa e con una particolare simpatia per il mondo”.

Giuseppe Cristaldi nasce a Catania l’11 febbraio 1918 ma ancora bambino la sua famiglia si trasferisce ad Acireale dove frequenta le scuole elementari  (Istituto S. Luigi), i primi anni del ginnasio (Istituto S. Michele) e il Seminario diocesano (1930). E’ ordinato sacerdote il 27 ottobre 1940 da mons. Salvatore Russo, Vescovo di Acireale, e nel 1942 consegue la laurea in Filosofia presso l’Università di Catania discutendo una tesi sulla conoscenza in Tommaso d’Acquino. Intanto incomincia l’attività di docente di filosofia e di altre discipline in Acireale presso la scuola paritaria cattolica acese e il Seminario diocesano e pubblica articoli di filosofia su varie testate.

Nel 1960 vince il concorso per l’insegnamento di filosofia e storia nei licei statali dedicandosi all’insegnamento di queste discipline, fino al 1968. Poichè Cristaldi da studente aveva letto l’opera di Rosmini “Antropologia in servizio della scienza morale” durante le vacanze estive si recava a Stresa dove nella biblioteca del collegio Rosmini leggeva le opere di Rosmini e su Rosmini, restando affascinato da questo “gigante del pensare cristiano”.

Il 1969 segna una svolta decisiva nella sua vita. Dall’Università Cattolica di Milano riceve l’incarico di docente di Introduzione alla Teologia e Filosofia della religione nel nascente Dipartimento di Scienze Religiose. Incarico ricoperto dall’.a.a.1969/70 all’a.a. 1987/1988.

Il teologo Antonino Franco passa poi a ricordare alcuni dei lavori più importanti del Cristaldi: “Contemporaneità di Cristo”, “La dialettica nel credere di Newman”, “Senso della fede in Kierkegaard”, “Antonio Rosmini e il pensare cristiano” e “Temi rosminiani” del 1996 nei quali “c’è sempre l’orizzonte e lo stile di una fides cogitata, caratterizzata dall’inquietudine di conoscere e contemplare il Mistero”. Ad Acireale, all’età di ottant’anni, Giuseppe Cristaldi la sera del 12 marzo 1998 concludeva la sua giornata terrena.

Pietro Currò, quindi, ha ricordato che don Cristaldi è stato per anni l’assistente del Meic, mentre Saro Sorbello ha ricostruito la storia della fondazione dell’U.P.G.C. nel 1998 a cura della locale Fraternita Misericordia sottolineando che l’intellettuale Cristaldi sapeva riconoscere il valore delle iniziative concrete per migliorare la società. Roberto Cristina si è soffermato sul desiderio dei docenti e degli iscritti all’U.P.G.C. di approfondire sempre più la figura e il pensiero del filosofo.

L’intervento conclusivo è stato di Giuseppe Rossi che ha fatto riflettere su  due volumi del Cristaldi: “Colloqui col tempo” e “Voci del tempo”, mettendo in evidenza quanto risultava alla fine della lettura. La fedeltà alla Chiesa, sacramento di salvezza (Vaticano II) e l’atteggiamento di fiducia con cui guardava al pensiero contemporaneo e ai semi di verità che in esso potevano ritrovarsi.

Camillo De Martino

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