Giuseppe Cristaldi (foto a destra) presbitero della diocesi di Acireale, filosofo, studioso di teologia e del pensiero di Antonio Rosmini, è stato ricordato nella Cattedrale di Acireale in occasione di un doppio evento che lo riguardava: il centenario della nascita e il ventennale della sua dipartita terrena.
Don Roberto Strano ha ricordato il “sacerdote che ha svolto con zelo il servizio alla Chiesa locale con l’aggiornamento culturale dei sacerdoti e la formazione teologica dei laici”.
Giuseppe Cristaldi nasce a Catania l’11 febbraio 1918 ma ancora bambino la sua famiglia si trasferisce ad Acireale dove frequenta le scuole elementari (Istituto S. Luigi), i primi anni del ginnasio (Istituto S. Michele) e il Seminario diocesano (1930). E’ ordinato sacerdote il 27 ottobre 1940 da mons. Salvatore Russo, Vescovo di Acireale, e nel 1942 consegue la laurea in Filosofia presso l’Università di Catania discutendo una tesi sulla conoscenza in Tommaso d’Acquino. Intanto incomincia l’attività di docente di filosofia e di altre discipline in Acireale presso la scuola paritaria cattolica acese e il Seminario diocesano e pubblica articoli di filosofia su varie testate.
Nel 1960 vince il concorso per l’insegnamento di filosofia e storia nei licei statali dedicandosi all’insegnamento di queste discipline, fino al 1968. Poichè Cristaldi da studente aveva letto l’opera di Rosmini “Antropologia in servizio della scienza morale” durante le vacanze estive si recava a Stresa dove nella biblioteca del collegio Rosmini leggeva le opere di Rosmini e su Rosmini, restando affascinato da questo “gigante del pensare cristiano”.
Il 1969 segna una svolta decisiva nella sua vita. Dall’Università Cattolica di Milano riceve l’incarico di docente di Introduzione alla Teologia e Filosofia della religione nel nascente Dipartimento di Scienze Religiose. Incarico ricoperto dall’.a.a.1969/70 all’a.a. 1987/1988.
Il teologo Antonino Franco passa poi a ricordare alcuni dei lavori più importanti del Cristaldi: “Contemporaneità di Cristo”, “La dialettica nel credere di Newman”, “Senso della fede in Kierkegaard”, “Antonio Rosmini e il pensare cristiano” e “Temi rosminiani” del 1996 nei quali “c’è sempre l’orizzonte e lo stile di una fides cogitata, caratterizzata dall’inquietudine di conoscere e contemplare il Mistero”. Ad Acireale, all’età di ottant’anni, Giuseppe Cristaldi la sera del 12 marzo 1998 concludeva la sua giornata terrena.
Pietro Currò, quindi, ha ricordato che don Cristaldi è stato per anni l’assistente del Meic, mentre Saro Sorbello ha ricostruito la storia della fondazione dell’U.P.G.C. nel 1998 a cura della locale Fraternita Misericordia sottolineando che l’intellettuale Cristaldi sapeva riconoscere il valore delle iniziative concrete per migliorare la società. Roberto Cristina si è soffermato sul desiderio dei docenti e degli iscritti all’U.P.G.C. di approfondire sempre più la figura e il pensiero del filosofo.
L’intervento conclusivo è stato di Giuseppe Rossi che ha fatto riflettere su due volumi del Cristaldi: “Colloqui col tempo” e “Voci del tempo”, mettendo in evidenza quanto risultava alla fine della lettura. La fedeltà alla Chiesa, sacramento di salvezza (Vaticano II) e l’atteggiamento di fiducia con cui guardava al pensiero contemporaneo e ai semi di verità che in esso potevano ritrovarsi.
Camillo De Martino