E’ stato indetto dal sindacato “Fast-Confsal” per la mattinata di mercoledì prossimo, 4 aprile, dinnanzi alla sede dell’azienda partecipata. Potrebbe essere propedeutico ad uno sciopero per rivendicare i diritti dei conducenti degli automezzi pubblici nel capoluogo etneo
L’Azienda Metropolitana Trasporti (A.M.T.) di Catania chiederebbe ai propri dipendenti conducenti di linea l’effettuazione di prestazioni straordinarie oltre il normale orario di lavoro, ma senza corrispondere loro l’ulteriore dovuta retribuzione.
Per tale ragione, mercoledì prossimo 4 aprile dalle ore 10.00 alle ore 14.00, il sindacato di categoria “F.A.S.T. – Confsal” ha indetto un sit-in di protesta davanti alla sede della direzione dell’Amt-Catania, ubicata in Via Sant’Euplio, che potrebbe essere propedeutico ad una ancor più incisiva azione di sciopero.
Come spiega Giovanni Lo Schiavo, segretario regionale della Fast-Confsal, «l’erogazione delle paghe straordinarie è “stranamente” disconosciuta dalla “A.M.T. Spa”, azienda partecipata del Comune di Catania, alla luce di una restrittiva e quanto mai illegittima interpretazione, da parte dei vertici aziendali, della vigente normativa contrattuale in materia di orario di lavoro.
«Intanto i lavoratori sono stanchi di aspettare quel “contratto aziendale di secondo livello”, in discussione da oltre due anni e che non giunge mai a conclusione, fra polemiche sterili, riunioni convocate a singhiozzo, concorsi interni annunciati da anni e mai espletati e la perenne attesa di elezioni politiche, regionali ed amministrative.
«In un’azienda normale tutto questo non succede. Qui, invece, restano tanti i problemi irrisolti a scapito della serenità dei conducenti degli automezzi pubblici, peraltro chiamati a guidare veicoli obsoleti che da tempo si sarebbero dovuti rottamare».
Rodolfo Amodeo
FOTO: la sede dell’A.M.T. di Catania e, nel riquadro, il segretario regionale della Fast-Confsal Giovanni Lo Schiavo