Il primo cittadino molese intende denunciare per procurato allarme il sindacato “S.U.L. Trasporti” ed il suo segretario regionale Ugo Sergio Crisafulli, artefici nei giorni scorsi della soppressione del servizio di autolinee in favore delle zone periferiche del paese. «Quelle strade – sostiene – sono sicure e possono essere percorse anche dai pullman»
Rischia di approdare nelle aule di tribunale la “querelle” tra il sindaco di Castelmola, Orlando Russo, ed Ugo Sergio Crisafulli, segretario regionale del S.U.L. (Sindacato Unitario Lavoratori dei Trasporti).
Come abbiamo riferito in precedenti servizi giornalistici, una denuncia del suddetto sindacato ha determinato nei giorni scorsi la soppressione dei collegamenti in pullman in favore delle contrade Ogliastrello e Mastrissa (quest’ultima ricadente nel territorio del limitrofo Comune di Taormina) in quanto, a detta di Crisafulli, i relativi percorsi, specie durante la stagione invernale, presentano un’elevata pericolosità ed, in ogni caso, non possiederebbero i requisiti di legge per il transito di autobus.
A supporto delle sue argomentazioni, che hanno convinto gli agenti della Polizia Stradale di Messina recatisi appositamente sui luoghi, il sindacalista aveva anche citato un incidente verificatosi tempo addietro al capolinea di contrada Ogliastrello a seguito di uno smottamento del terreno, che fortunatamente causava solo danni al mezzo, mentre la pensilina precipitava nel burrone sottostante.
Ma il primo cittadino molese, che qualche giorno fa aveva già rilasciato pubbliche dichiarazioni polemiche contro Ugo Sergio Crisafulli ed il suo sindacato, continua a non sopportare l’idea di veder condannate all’isolamento le contrade periferiche del suo Comune, che dal 6 aprile scorso si sono improvvisamente viste private dei servizi di autolinee di cui beneficiavano da due anni.
«Il signor Crisafulli ed il suo sindacato “S.U.L. Trasporti” – ha dichiarato il sindaco Orlando Russo nelle appena trascorse ore – sappiano che il sottoscritto sta procedendo a denunciarli per essere incorsi nel reato di procurato allarme, previsto dal nostro Codice Penale all’art. 658, che recita testualmente così: “Chiunque, annunciando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’Autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da euro 10 ad euro 516”. Quanto pubblicamente denunciato dal segretario regionale di questa organizzazione sindacale è, infatti, del tutto privo di fondamento, perché le leggi le sappiamo leggere ed interpretare anche e soprattutto noi amministratori comunali, e le strade di quelle aree marginali del nostro territorio, che un paio di anni fa eravamo finalmente riusciti con tanto impegno a far dotare di servizi di trasporto pubblico, non versano affatto in condizioni “apocalittiche” come, in tutta mala fede, si vorrebbe far credere. E non penso proprio che la missione di un sindacato sia quella di remare contro gli interessi della gente e di quei lavoratori che questo tipo di organizzazioni dovrebbero istituzionalmente difendere».
Rodolfo Amodeo
FOTO: il sindaco Orlando Russo in primo piano, il sindacalista Ugo Sergio Crisafulli nel riquadro e, sullo sfondo, il Tribunale di Messina