Nell’ambito dei solenni festeggiamenti in onore di S. Isidoro Agricola, patrono giarrese, si è svolto, sabato scorso, all’interno del Duomo di Giarre, un pranzo di solidarietà rivolto ai fratelli bisognosi della città. Circa centocinquanta le persone che hanno risposto con gioia all’invito dell’arciprete parroco, don Nino Russo, coadiuvato dai volontari delle Associazioni di volontariato locale, come l’Azione Cattolica Parrocchiale, l’Avuls, il Centro Aiuto alla Vita, la Casa della Speranza “Viviana Lisi”, la Caritas e l’Oratorio Festivo parrocchiale. Cresciuta nei numeri, l’esperienza di “servire” i fratelli bisognosi, già proposta a Natale, ha riscosso, anche stavolta, grande disponibilità nei giarresi che, anche come singoli, hanno, silenziosamente, contribuito ad illuminare e rendere speciale una giornata a fratelli che, spesso, sono costretti a vivere, la loro quotidianità, nell’ombra.
«Tutti i gruppi – spiega Don Nino Russo – hanno risposto con grande entusiasmo e generosità alla proposta, consentendo di approntare un “pranzo completo” per i fratelli verso i quali la vita non è stata, particolarmente, generosa. Ciascuno – prosegue il parroco – si è impegnato, personalmente, a preparare ed offrire il necessario, dall’antipasto, al primo, al secondo, contorno, frutta e dolce. Tutti hanno ricevuto in abbondanza, riuscendo perfino a mettere qualcosa da parte da portare a casa, per la cena, offrendo, in cambio, ai volontari la gioia dei loro sorrisi, del loro grazie semplice, ma sincero, riconoscenti per l’attenzione e la solidarietà ricevuta».
Presenti, tra gli altri, numerosi bambini che, con la loro vivacità, hanno animato e reso più allegra e spensierata l’agape fraterna. Caramelle e qualche dono, alla fine del pranzo, per tutti. Un valido contributo, a favore della lodevole iniziativa, è stato offerto anche da un gruppo di alunni dell’Istituto “Michele Amari” di Giarre che hanno devoluto, a favore dei fratelli bisognosi, una parte di soldi rimasti loro da un viaggio di istruzione.
«Alla luce di quanto questa esperienza, di volta in volta, ci permette di vivere – prosegue padre Nino – penso che il nostro Santo Patrono, che ha speso la sua vita terrena nella Fede, nell’Umiltà e nella Carità, possa dal cielo lodare Dio per quanto di bene si fa e si continua a fare in onore della sua Santità».
Un particolare plauso, per la riuscita dell’iniziativa, va alla dottoressa Rosa Cavallaro, infaticabile organizzatrice, sempre in prima linea per la realizzazione di manifestazioni parrocchiali che hanno al centro dell’attenzione i fratelli bisognosi, ed al presidente del Consiglio Pastorale, prof. Salvo Puccio.
Rosalba Azzarelli