Emergenza idrica a Santa Maria la Strada. Lo scetticismo dei residenti

Scetticismo e preoccupazione. A Santa Maria la Strada alla vigilia dell’estate in molti temono una nuova stagione infernale (la terza) con l’acqua razionata e le forniture a domicilio con l’autobotte. L’ultimo tavolo tra amministrazione e delegazione di residenti si è rivelato  inutile, poiché la delegazione di residenti guidata dall’avvocato Sonia Limura ha espresso perplessità sulle iniziative che l’amministrazione intende portare avanti nel tentativo di mitigare i disagi.

E’ stata infatti giudicata come una soluzione tampone e che non sortirà gli effetti sperati la proposta progettuale illustrata dall’assessore ai Servizi tecnici, Franco Di Rao, ovvero l’esecuzione di una serie di piccoli interventi che hanno l’obiettivo, quantomeno, di aumentare la pressione idrica durante le ore notturne. “Dopo la recente individuazione e riparazione di due grosse perdite nella tubazione di via Ariosto – ha osservato l’assessore Di Rao – è stato riscontrato come la pressione sia aumentata in alcune zone della frazione consentendo, invece, ai residenti di via dei Normanni e via Penturo di riempire le vasche di accumulo. A breve seguiranno altri step a cominciare dalla collocazione in un pozzetto di un misuratore di portata che ci consentirà di monitorare i flussi idrici nella frazione.

Nel contempo è nostra intenzione attivare nella zona commerciale di corso Messina un riduttore di pressione (alta in questa precisa zona della città) a beneficio della borgata di Santa Maria la Strada. Ma le maggiori speranze sono riposte sull’attivazione di una elettrovalvola che – ha osservato Di Rao – ci consentirà di parzializzare la fornitura idrica durante le ore notturne, coso da consentire il rapido riempimento delle vasche di accumulo laddove la carenza idrica è maggiore. Il progetto è stato realizzato, occorre solo procedere con l’acquisto e la collocazione del dispositivo”.

Ma, come detto, la delegazione di residenti ha mostrato scetticismo manifestando, nel contempo, la propria contrarietà all’iniziativa. La portavoce della delegazione, avv.Sonia Limura (nella foto) ha precisato che “in questa fase, dopo la recente riparazione di due perdite in via Ariosto, il quadro è rimasto pressochè immutato; le vasche si riempiono solo per circa 3 ore durante la notte. Ora, considerata la perdurante crisi idrica abbiamo presentato al Comune istanza di annullamento del canone idrico per l’anno 2016”. L’ing. Antonio Marzo, componente della delegazione ha invece definito il progetto dell’amministrazione “un intervento ‘rattoppo’ che, oltretutto, non risolve nulla; ancora una volta si porta avanti una azione senza avere prima effettuato la diagnosi. A questo punto non ci resta che pagare le bollette “parzializzate”.