Erano state “dimenticate” in uno scantinato di Palazzo Cagnone, ma il capogruppo consiliare di maggioranza, Filippo Grifò, le ha riportate alla luce. Ognuna di esse costò al tempo centocinquanta euro. Il patriota risorgimentale Nicolò Fabrizi può così finalmente riprendersi il suo posto, “occupato” in questi anni dal celebre pornodivo Rocco Siffredi…
Quasi ventimila euro, “dimenticati” in uno scantinato dell’antico Palazzo Cagnone, sono stati “ritrovati” nelle settimane scorse a Francavilla di Sicilia dall’ingegnere Filippo Grifò, capogruppo consiliare della compagine politico-amministrativa di maggioranza “La Svolta”.
Ci riferiamo al costo complessivo delle centoquattordici targhe artistiche di toponomastica (in pietra lavica smaltata e decorata) commissionate dieci anni fa ad un imprenditore locale dall’Amministrazione Comunale della cittadina dell’Alcantara, allora guidata dal sindaco Salvatore Nuciforo, che sarebbero dovute servire a “rinominare”, con un nuovo e più elegante “look”, le varie vie e piazze del paese.
Il provetto maestro ceramista francavillese Francesco Consalvo le realizzò, al prezzo di centocinquanta euro cadauna (un paio costarono di più perché di maggiori dimensioni), e le consegnò puntualmente al Comune, ma nessuno si è mai preoccupato di farle affiggere, malgrado le reiterate sollecitazioni al riguardo del loro stesso autore.
Adesso il prima citato capogruppo di maggioranza Grifò, coadiuvato dal collega consigliere Gianfranco D’Aprile e dal dipendente comunale Gaetano Varrica, ha “rispolverato” queste targhe di toponomastica rimaste per così lungo tempo (quasi dieci anni) inutilizzate, malgrado il loro ingente costo.
In questi giorni, dunque, le oltre cento tabelle sono state finalmente affisse nelle strade del paese dell’Alcantara che qualche anno fa, con riferimento a tale questione, balzò “simpaticamente” agli onori delle cronache. Un “buontempone” residente in Via Nicolò Fabrizi, infatti, si industriò a scrivere provocatoriamente “Via Rocco Siffredi” nello spazio rimasto vuoto in attesa della collocazione della relativa targa di toponomastica, scomodando il nome del celebre pornodivo italiano proprio per “scuotere le coscienze” degli amministratori locali.
Rodolfo Amodeo
FOTO: il capogruppo consiliare di maggioranza Filippo Grifò con sullo sfondo alcune delle nuove targhe di toponomastica