E’ deceduto, all’età di novantuno anni, l’artigiano di fede socialista, distintosi per il suo appassionato e disinteressato servizio al proprio paese ai tempi delle gestioni amministrative, tra gli Anni Settanta ed Ottanta, del compianto sindaco Salvatore Puglisi. E’ stato un esempio unico di attaccamento al territorio in quanto seguiva quotidianamente, personalmente e con grande umiltà i settori a lui assegnati
All’età di novantuno anni è venuto a mancare nella tarda serata di avantieri Giuseppe Di Stefano, benemerito amministratore (assessore e consigliere) del Comune di Francavilla di Sicilia tra gli Anni Settanta ed Ottanta.
Durante la sua lunga e sofferta malattia è stato amorevolmente assistito dalla moglie Venera Puglisi, dalla figlia Mimma, dal genero Mohamed Mafhoum e dalla nipote Eloisa, ai quali la Redazione del “Gazzettino Online” formula le sue più sentite condoglianze.
Fedelissimo del Partito Socialista Italiano, Giuseppe Di Stefano fu la principale “longa manus” del compianto sindaco Salvatore Puglisi, che in quegli anni era settimanalmente impegnato anche a Roma in qualità di segretario particolare del ministro Nicola Capria.
Pur nella differenza di età, in quanto Puglisi era più giovane di Di Stefano, i due erano legati da un solidissimo rapporto di amicizia derivante dal fatto che entrambi erano nati e risiedevano in quell’antico e storico quartiere della cittadina dell’Alcantara denominato “San Paolo”.
E del quartiere San Paolo, così come di ogni altro angolo del paese di Francavilla, Peppino Di Stefano, nella sua veste di assessore e consigliere comunale, fu sempre “custode” appassionato, scrupoloso e disinteressato (allora nemmeno esistevano le odierne “indennità di carica” per gli amministratori comunali).
Tanto per fare un esempio, portava sempre con sé un’agenda in cui quotidianamente appuntava le varie esigenze e lamentele manifestategli dai suoi concittadini (“in questo quartiere si è fulminata la lampadina del lampione”, “in quest’altro c’è una perdita d’acqua”, “in quest’altro ancora c’è puzza di fogna”, ecc.) per poi recarsi al municipio di Piazza Annunziata presentando ad amministratori ed impiegati comunali quella sua “lista” di problemi da affrontare e tentare di risolvere il prima possibile.
Da assessore gli venne spesso assegnata la delega all’Ecologia (o Nettezza Urbana), un settore in cui si impegnò al massimo (contrariamente alle varie, costosissime e fallimentari “Ato” subentrate negli anni successivi…), seguendo personalmente e scrupolosamente ogni mattina l’attività di raccolta dei rifiuti effettuata dai netturbini comunali.
I funerali di Giuseppe Di Stefano, che era anche un apprezzatissimo carpentiere (con tale qualifica lavorò diversi anni in Svizzera) nonché creatore di calzature ed appassionato musicista con l’hobby della chitarra, verranno celebrati oggi, sabato 21 luglio alle ore 16.30, nella chiesa del suo amato quartiere San Paolo a Francavilla di Sicilia.
Rodolfo Amodeo