A far sorgere il dubbio, attraverso una nota per la stampa, è Salvatore Siligato, candidato consigliere non eletto alle scorse elezioni amministrative della prima colonia greca di Sicilia. «Il sindaco Lo Turco – scrive – dovrebbe fare chiarezza su quelle contravvenzioni elevate ai nostri mezzi comunali mentre si trovavano a Palermo nonché sugli ingenti costi di partecipazione del nostro ente all’organismo consortile»
Salvatore Siligato, candidato consigliere non eletto (nella lista dell’ex sindaco Salvatore Giglio) alle scorse elezioni comunali di Giardini Naxos, vuol vederci chiaro su alcuni “curiosi” particolari della recente vita amministrativa della prima colonia greca di Sicilia, da lui evidenziati e stigmatizzati in un apposito comunicato.
«Innanzi tutto – esordisce Siligato (nella foto con sullo sfondo il municipio naxiota) – mi ha colpito il provvedimento con cui il funzionario responsabile del 1° Settore ha disposto la liquidazione nei confronti del Comune di Palermo di circa centoquaranta euro per due contravvenzioni stradali elevate agli automezzi della nostra municipalità mentre si trovavano nel capoluogo siciliano, esattamente nelle giornate del 7 e del 12 giugno di quest’anno. Considero ciò un atto gravissimo sul quale il sindaco Nello Lo Turco è tenuto a dare spiegazioni. Dovrebbe dirci in primo luogo perché, in quelle due date, i nostri veicoli comunali si trovavano a Palermo, e fornirci altresì i nomi ed i cognomi dei trasgressori che hanno violato le norme del Codice della Strada determinando una spesa per il nostro ente».
Salvatore Siligato chiede inoltre lumi sui costi affrontati dal Comune di Giardini Naxos per far parte del Consorzio per la Rete Fognante insieme alle limitrofe municipalità di Taormina, Castelmola e Letojanni.
«Da un recente provvedimento del responsabile del 2° Settore – scrive al riguardo il politico naxiota – si apprende che in favore di tale Consorzio è stato disposto un acconto dell’importo pari a ben duecentomila euro. Ma nello stesso tempo i rappresentanti del nostro Comune nel CdA dell’organismo consortile, ossia Giuseppe Russo e Stefano Alfio Scalia, percepiscono tutti e due insieme circa ventiquattromila e cinquecento euro l’anno a titolo di “gettone di presenza”. Tutto questo mi sa di paradossale.
«Il sindaco, la Giunta ed il Consiglio Comunale di Giardini Naxos – conclude Siligato – sappiano che la comunità locale sta guardando attentamente al loro operato. Dal sindaco Lo Turco, in particolare, pretendiamo chiarezza e trasparenza massima: Palazzo dei Naxioti deve essere un “palazzo di vetro” che consenta a tutti i cittadini di poter vedere cosa accade dentro le sue stanze».
Rodolfo Amodeo