Da qualche anno a questa parte è emerso l’interesse, da parte di associazioni e singoli operatori culturali del luogo, per un qualcosa che potrebbe far riscrivere la storia della Valle dell’Alcantara, ossia la presenza nel territorio di quest’ultima di numerose testimonianze di archeologia rupestre risalenti al periodo preistorico, come tombe, palmenti e grotte. Così, nei giorni scorsi, l’associazione Pro Loco di Castiglione di Sicilia, guidata dalla presidente Cinzia Giannetto, si è fatta promotrice di un’indagine scientifica presso le due tombe a grotticella scavate nella roccia adiacente al Castello di Lauria.
L’iniziativa è stata particolarmente caldeggiata da Giuseppe Tizzone, socio fondatore della Pro Loco castiglionese ed appassionato cultore di storia locale.
La giornata di studio ha consentito di produrre la documentazione grafica e fotografica di tale sito preistorico, elaborata dai dott. Marco Stefano Scaravilli, Valeria Platania ed Alfio Currò sotto la direzione scientifica dell’archeologa Teresa Magro, della Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania.
Vista la posizione inaccessibile delle tombe, ubicate a diversi metri di altezza, ci si è avvalsi dell’indispensabile supporto tecnico-logistico del C.N.S.A.S. (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – X Zona Soccorso Speleologico della Stazione Sicilia) e della sezione C.A.I. (Club Alpino Italiano) di Bronte.
Dopo un accurato intervento di pulitura, all’interno delle tombe sono stati rinvenuti frammenti ceramici che saranno oggetto di un attento studio al fine di determinare l’esatta datazione delle due sepolture.
«Questa giornata di studio – aggiunge il socio Pro Loco Giuseppe Tizzone – rientrava nella programmazione di massima della nostra associazione, che abbiamo illustrato alla recente Conferenza sul Volontariato tenutasi a Castiglione. Prossimamente ci impegneremo per far includere il Castello di Lauria nel Circuito dei Castelli Federiciani e per realizzare nel nostro territorio degli itinerari di trekking di interesse archeologico-naturalistico».
«L’obiettivo che ci prefiggiamo – conclude la presidente Giannetto – è insomma quello di valorizzare al meglio il ricco ed interessante patrimonio storico, culturale ed ambientale del vasto territorio castiglionese, e non solo per una pura questione “accademica”, ma anche per attirare turismo».
Rodolfo Amodeo