Vicenda scrutatori Giarre, disposti per qualche ora i mandati con accrediti sui conti. Poi la retromarcia

Mentre il sindaco, in pieno clima dissesto, è impegnato ad offrire incarichi di sotto governo (definire “sotto” è un eufemismo) tra posti in Giunta a tempo e assegnazione di funzione di delegato sindaco nei vari quartieri cittadini, si scopre una vicenda che ha dell’incredibile. Fatti che sono confermati da due distinte fonti di palazzo autorevoli.
Parliamo della vicenda degli scrutatori le cui indennità sono state congelate e probabilmente saranno pagate solo dopo lo sblocco dei trasferimenti statali (dopo l’approvazione di una serie di atti contabili propedeutici: Conto consuntivo 2016 e 2017). Orbene, dopo una recente interlocuzione tra il segretario generale dell’ente Marco Puglisi con funzionari della Prefettura di Catania, si era ben compreso che, a differenza da quanto affermato in Commissione Finanze dal dipendente dell’area finanziaria, rag.Salvatore Crisafulli che aveva anticipato la notizia secondo cui erano stati predisposti i mandati, da pagare con fondi comunali, la vicenda aveva invece avuto altri risvolti evidentemente sconosciuti al Crisafulli.

Infatti si è invece appreso che in ragioneria, tale disposizione, in realtà, sarebbe stata vietata dal segretario e dirigente finanziario Puglisi, attento com’e’ in questa fase delicata post dissesto, nel controllo della contabilità.  Tuttavia lo scorso venerdì, qualcuno – non si è ancora compreso chi – avrebbe invece impartito delle precise direttive diametralmente opposte. Al punto che numerosi mandati sarebbero diventati esecutivi e che a decine di scrutatori che avevano fornito le proprie coordinate bancarie sarebbero state accreditate le somme per le prestazioni eseguite in occasione delle elezioni Politiche dello scorso 4 marzo. Della notizia degli accrediti ha saputo il segretario Puglisi, ma la frittata era ornai fatta, tuttavia, come detto, sarebbe stato dato ordine di ritirare tutti gli accrediti eseguiti, dopo avere chiesto e ottenuto il via libera della banca. E cosi, decine di scrutatori, si sarebbero visti cancellare telematicamente quelle somme assegnate e che per qualche ora sarebbero apparse sui rispettivi conti in banca. Taluni hanno pensato financo ad una frode telematica, salvo poi scoprire, per l’appunto, l’incredibile inversione a “U” compiuta negli uffici della ragioneria centrale dl Comune di Giarre. Ci attendiamo dal sindaco un preciso chiarimento su questa stucchevole storia. Restiamo in attesa.