Nella frazione castiglionese di Passopisciaro il locale plesso delle scuole elementari è uno dei pochi ad essere dotato di palestra e di tutte le certificazioni di agibilità ed antisismicità e del nulla osta dei Vigili del Fuoco. Ma all’inizio di questo anno scolastico 2018-2019 su di esso si è abbattuta la “scure” degli organismi provinciali che governano il settore della pubblica istruzione e che ne hanno disposto la chiusura in quanto nella ridente borgata etnea, assurta ad epicentro regionale del settore vitivinicolo, non sussisterebbe il numero minimo di alunni per poter attivare almeno una pluriclasse.
Così, ieri mattina, una cinquantina di persone, tra genitori, bambini ed amministratori comunali, hanno partecipato ad un sit-in di protesta dinnanzi all’edificio (v. foto).
I rappresentanti del Comitato Genitori hanno dichiarato che si rifiuteranno categoricamente di mandare i loro figli in un’altra scuola.
«Quest’anno – hanno fatto osservare alcuni – ci sono sette iscritti, mentre il numero minimo per la pluriclasse sarebbe di otto. Ebbene: stando a calcoli certi ed inequivocabili il prossimo anno scolastico questo numero minimo verrà superato. E’ quindi ingiusto, per la mancanza di appena un’unità, costringere solo per quest’anno i nostri figli a viaggiare alla volta di altri Comuni o frazioni».
Alla protesta hanno presenziato anche il sindaco di Castiglione di Sicilia, Antonio Camarda, e la consigliera comunale Adriana Caggegi.
Per il primo cittadino, comunque, ci potrebbe essere ancora qualche margine di speranza. «Da una nota inviata stamane dal Provveditorato agli Studi – ha dichiarato infatti il sindaco Camarda – si evince che al limite del numero minimo di alunni si possa derogare. La chiusura di una scuola priva una comunità di un servizio essenziale e la condanna allo spopolamento, comportando anche danni di natura economica. Confido, dunque, nella sensibilità dei soggetti chiamati a fare questo tipo di scelte».
A questo punto pare che l’ultima parola spetti al dirigente scolastico di Castiglione di Sicilia, che avrebbe l’autorità di far riaprire il plesso in deroga alle disposizioni relative al numero minimo di alunni iscritti.
Rodolfo Amodeo