Viene da Giarre chi rappresenterà la Sicilia Orientale al concorso nazionale “Maître dell’Anno 2018” organizzato dall’ “A.M.I.R.A.” (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti ed Alberghi). Nei giorni scorsi, infatti, il giarrese Raffaele Nicotra, maître del “Grand Hotel San Pietro” di Taormina, si è classificato primo alla selezione indetta dalla sezione Amira “Sicilia Orientale” in vista dell’importante appuntamento di Assisi del prossimo novembre.
La prova si è svolta nella frazione taorminese di Trappitello presso l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Salvatore Pugliatti” per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera.
Cinque i maîtres professionisti in gara (oltre al trionfatore Nicotra, Biagio Bonina, Leonardo Grasso, Luciano Siligato e Giuseppe Strano), chiamati a preparare, nel tempo massimo di quindici minuti, un dolce al flambé.
A giudicare le leccornie (in base ai parametri dell’estetica del piatto, del gusto e dell’abbinamento ai vini) una qualificata giuria di professionisti della ristorazione, docenti e giornalisti presieduta da Vito Guzzardi, vice cancelliere nazionale Amira per Sicilia e Sardegna nonché fiduciario della sezione Amira “Ragusa Barocca”.
Il trionfatore Nicotra ha proposto delle originali, raffinate e gustose “Ciambelle di Pesca di Mojo croccante al Cocco”, cui ha abbinato del vino Malvasia. Come da regolamento, il maître Nicotra dovrà competere alla finale nazionale con lo stesso tipo di pietanza da lui proposta a questa selezione regionale.
Il maître di Giarre ha ben impressionato la giuria anche per la sua padronanza della lingua inglese mostrata durante la preparazione del piatto.
Qualora, per sopravvenuti impegni di lavoro o per impedimenti di altro tipo, il primo classificato Nicotra non potesse partecipare alla finalissima nazionale del concorso “Maître dell’Anno 2018”, al suo posto gareggerà il maître piazzatosi al secondo posto, ossia Leonardo Grasso (dell’Hotel “Metropole” di Taormina, il quale ha anche lui presentato un flambé a base di pesche).
Il presidente di giuria Vito Guzzardi ha molto apprezzato la territorialità dei piatti proposti dai cinque maîtres, tutti all’insegna di frutta tipica locale dell’Etna e dell’Alcantara (le rinomate pesche di Mojo, ficodindia, agrumi, ecc.) abbinata a fragranti frutti di bosco.
A fare gli onori di casa Alfio Cantarella, fiduciario della sezione Amira della Sicilia Orientale, affiancato dal tesoriere Leonardo Nucifora. «Quello di oggi – ha sottolineato più volte Cantarella, docente di Sala Bar originario della frazione giarrese di San Giovanni Montebello, ma residente e felicemente sposato a Castiglione di Sicilia – non è uno spettacolo né un gioco, bensì un momento di serio lavoro, così come tutti gli altri che caratterizzano l’attività della nostra sezione Amira, i cui obiettivi sono quelli di professionalizzare sempre più la nostra categoria e di far apprezzare la ristorazione siciliana a livello nazionale ed internazionale».
Dal canto suo il presiedente di giuria Vito Guzzardi ha aggiunto che «proprio la sezione Amira della Sicilia Orientale, avente il suo epicentro in Taormina, indiscussa capitale siciliana del turismo e della ristorazione, è sicuramente una delle più importanti d’Italia. Con la gestione del nuovo fiduciario Cantarella, insediatosi da pochi mesi ma con già all’attivo tutta una serie di significative iniziative, questa sezione, dopo una serie di alti e bassi, riconquisterà sicuramente il prestigio che merita».
Al termine della selezione, prima di procedere alla premiazione ed alla consegna dei riconoscimenti ai componenti della giuria, ha preso la parola Luigi Napoli, dirigente scolastico dell’Istituto “Pugliatti”, il quale si è detto ben lieto di aprire le aule della struttura didattica da lui guidata ad un’organizzazione come l’Amira, «che per i nostri studenti – ha affermato Napoli – è certamente una risorsa preziosa in quanto consente a coloro che saranno i professionisti della ristorazione del domani di ricevere utilissimi insegnamenti da coloro che, come i cinque maîtres della gara odierna, professionisti affermati lo sono già, creando così un virtuoso collegamento tra scuola e mondo del lavoro».
Rodolfo Amodeo
FOTO PRINCIPALE: i concorrenti con i dirigenti dell’Amira in occasione della recente selezione e, nei riquadri, il presidente di giuria Vito Guzzardi con il fiduciario Alfio Cantarella ed il vincitore Raffaele Nicotra durante la preparazione del suo flambé