Solo un centinaio di mascalesi ha assistito al “funerale”davanti al Palazzo Comunale, organizzato ieri, dall’ex onorevole Biagio Susinni e dall’ex generale dei Carabinieri Antonio Pappalardo.
L’accoppiata, che ha fatto discutere, ha subito chiarito che l’incontro non voleva essere una provocazione. “Il comune di Mascali è morto. Non ci sono motivi per essere orgogliosi di Mascali – ha detto l’ ex generale Pappalardo- e questo succede quando una città muore, ma Mascali può ancora risorgere ma bisogna crederci”.
A chi gli chiedeva perché desse credito a Susinni, noto per le numerose vicende giudiziarie, Pappalardo ha risposto di sapere riconoscere le persone. “Se Susinni avrà condanne definitive lo allontanerò”.
Nel suo intervento Pappalardo non parla solo di Mascali ma di politica nazionale non risparmiando frasi pungenti nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini e sulla questione migranti racconta della sua sortita sulla Nave Diocitti e rilancia il sogno di una Sicilia indipendente in una repubblica federale.
Susinni parlando di Mascali si dice amareggiato della politica degli ultimi decenni: “Tante vicissitudini hanno colpito la nostra Mascali dal 1992 ad oggi la mia delusione è quella di non avere sentito nessuna voce a sostegno della città. Mi sono sempre difeso nei tribunali, sono felice che ci siano, perché in quelle sedi si valutano i fatti, c’è la possibilità di difendersi e di esporre le proprie ragioni”.
L’ex onorevole difende i suoi trascorsi e le sue scelte politiche ricordando come sotto la sua sindacatura, prima del 1992, quando il comune fu sciolto una prima volta per infiltrazioni mafiose, era riuscito ad ottenere numerosi finanziamenti e a realizzare opere pubbliche. Susinni, politico mascalese di lungo corso, ex repubblicano, poi socialista ed infine lombardiano ritiene come sia proprio la mancanza di finanziamenti e la presenza di funzionari che non compiono il proprio dovere a portare Mascali nel baratro.
Dal palco Susinni non poteva non rivolgere parole di stima al suo eterno e fraterno amico l’ex sindaco di Mascali Filippo Monforte, presente in Piazza e sotto il quale, nel 2013, il comune mascalese fu sciolto una seconda volta sempre per infiltrazioni mafiose.
“Non ha intenzione di ricandidarmi – ha rassicurato l’ex onorevole e riguardo alla sospensione del consiglio mascalese, argomento appena accennato, dice di non riuscire a spiegarsene i motivi.”Perché sospendere un consiglio che aveva denunciato delle irregolarità?”
“Questo è il primo di numerosi incontri che seguiranno nei prossimi mesi- ha rassicurato Susinni – c’è la volontà politica di affossare la città, non c’è gente coraggiosa a Mascali e i suoi amministratori sono inutili a tutto, non mi fermerò, vado avanti a testa alta mettendoci la faccia come ho sempre fatto”.