«L’ex sindaco di Francavilla di Sicilia, Lino Monea, mi ha chiesto di dimettermi da assessore, ma in realtà a dimettersi da consigliere comunale, e dalla “politica” in genere, dovrebbe essere proprio lui in quanto dimostratosi sconoscente delle più elementari regole della pubblica amministrazione e della situazione in cui versava il Comune di Francavilla di Sicilia nel quinquennio 2012-2017 in cui lui lo ha guidato».
E’ quanto polemicamente dichiarato ieri da Melania Silvestro, assessore al Comune di Francavilla di Sicilia, la quale ha seguito in prima persona la “querelle” con la società di telefonia che, a partire dalla fine dello scorso giugno, ha “tagliato” le linee degli uffici municipali di Piazza Annunziata, impedendo per un paio di mesi ad amministratori ed impiegati di poter effettuare telefonate e collegamenti ad Internet (adesso il problema è stato risolto con la scelta di un nuovo gestore).
Rispondendo ad un’interrogazione presentata al riguardo dal gruppo consiliare d’opposizione “Scriviamo Insieme il Futuro”, guidato dall’ex sindaco Monea, l’attuale primo cittadino Enzo Pulizzi ha imputato l’interruzione del servizio (per la quale l’Amministrazione Comunale francavillese ha presentato un’apposita denuncia penale) al mancato pagamento delle fatturazioni non pagate relative all’ultimo trimestre dell’anno 2017. Il che, qualche settimana fa, ha fatto dire a Monea che era del tutto falso ed in contrasto con la risposta ufficiale del sindaco quanto dichiarato nello scorso giugno dall’assessore Silvestro al nostro giornale, cui aveva affermato che si trattava di un problema ereditato dalla precedente gestione amministrativa. Da qui la richiesta di dimissioni dall’incarico assessoriale.
Ma da un incontro avuto ieri pomeriggio con il sindaco Enzo Pulizzi e con l’assessore Melania Silvestro abbiamo potuto appurare che tra il primo cittadino e la sua collaboratrice c’è piena sintonia.
«E’ vero che ho dichiarato il “falso” – ha causticamente replicato a Monea l’assessore Melania Silvestro – perché in quel servizio giornalistico del “Gazzettino Online” affermavo che nei confronti della società di telefonia c’eravamo ritrovati con un debito pregresso di circa diecimila euro, mentre in realtà, alla fine, abbiamo dovuto versare a quel gestore ben trentaquattromila euro! Per dire come sono andate esattamente le cose, nei mesi precedenti all’insediamento della nostra Amministrazione Comunale, il sindaco uscente Monea aveva ricevuto un paio di solleciti di pagamento e di avvisi di sospensione del servizio con riferimento alle prime mensilità dell’anno 2017. Una volta insediatici alla guida dell’ente, nel giugno del 2017, abbiamo provveduto ad onorare tale debito ereditato dalla precedente gestione amministrativa. Poi, come ha giustamente scritto il sindaco Pulizzi nella sua risposta all’interrogazione del gruppo consiliare di minoranza, l’interruzione del servizio è da imputare al mancato pagamento delle fatturazioni dell’ultimo trimestre dell’anno 2017, dovuto a tutta una serie di problemi tecnici (mancanza del Bilancio di Previsione, sostituzione del funzionario responsabile dell’Area Economico-Finanziaria del Comune, ecc.). Adesso, comunque, l’ex sindaco Monea non può invocare le mie dimissioni da assessore perché, a suo dire, avrei dichiarato il falso: la “verità vera” è che su questo fronte la sua gestione amministrativa ha lasciato un debito di svariate decine di migliaia di euro, che noi “in silenzio” e senza fare polemiche abbiamo provveduto a ripianare non appena insediatici. A tal riguardo, dunque, gli converrebbe starsene zitto e, semmai, dimettersi lui, anziché io, dalle cariche pubbliche che ancora riveste».
Il primo cittadino francavillese Enzo Pulizzi, dal canto suo, ha pienamente condiviso quanto dichiarato dalla componente della sua Giunta.
«Senza assolutamente lamentarci né accusare nessuno – ha dichiarato Pulizzi – la mia Amministrazione Comunale ha onorato il debito pregresso con la società di telefonia in quanto, sulla base del principio della continuità amministrativa, i sindaci che vengono dopo hanno il dovere di concludere i rapporti economico-finanziari intrapresi dai loro predecessori. Ci siamo poi trovati di fronte alla bollettazione dell’ultimo trimestre del 2017, per la quale il gestore dei servizi di telefonia si è mostrato intransigente nonostante la nostra oggettiva impossibilità a poter pagare. Intanto, come suol dirsi, “non tutti i mali vengono per nuocere” perché il “divorzio” con quel gestore nazionale di telefonia ci consentirà un notevole risparmio. Basti pensare che prima pagavamo per ottantacinque telefoni interni, mentre in municipio abbiamo appena una trentina di uffici, e per delle schede “Sim” ricaricabili (che ci costavano quasi mille euro a bimestre) che abbiamo rinvenuto del tutto inutilizzate in fondo ad un cassetto. Poi, però, non si trovavano i soldi per erogare i servizi essenziali ai cittadini…».
«Sul fronte della telefonia al Comune di Francavilla di Sicilia – ha concluso l’assessore Melania Silvestro – ci sono stati questi ed altri sprechi ancora, dalla sottoscritta e dal sindaco rilevati, con documenti alla mano, in queste settimane e per i quali dovrebbero essere ben altri, e non certo io, a dover rassegnare le dimissioni…».
Rodolfo Amodeo
FOTO: il sindaco Enzo Pulizzi e l’assessore Melania Silvestro