Quanto stiamo per narrare è accaduto quattro giorni fa, ma la notizia è trapelata nelle appena trascorse ore. Nel Comune di Gaggi, in pratica, una coppia di anziani braccianti agricoli ha ricevuto nel pomeriggio la visita di due sedicenti “agenti di Poste Italiane” i quali dichiaravano di dover effettuare delle verifiche sulle pensioni riscosse dai due coniugi nelle ore precedenti.
La coppia ha ingenuamente consegnato loro le buste con i rispettivi emolumenti, dopodiché i due “agenti” sono immediatamente scappati via, facendo perdere le loro tracce. Non è escluso che ad attenderli fuori ci fosse un complice a bordo di un’auto.
Non appena convintisi di essere stati raggirati, i due anziani coniugi hanno invocato l’intervento delle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto, sul quale stanno indagando i carabinieri della Stazione di Graniti (competenti per territorio) con il coordinamento della Compagnia C.C. di Taormina.
Sempre più persone, e specialmente anziani, sono vittime negli ultimi tempi di questo tipo di furti-raggiri, che potrebbero essere tranquillamente evitati se solo si sapesse che nessun ente pubblico o privato invia a domicilio propri rappresentanti per verifiche sui pagamenti. Qualora dovessero esserci problemi su tale fronte, infatti, l’ente invia al cittadino lettere o convoca quest’ultimo nei propri uffici. Questo tipo di “agenti”, dunque, sarebbe opportuno “bloccarli” non appena suonano al campanello o al citofono, impedendo loro di varcare l’uscio di casa.
Rodolfo Amodeo