Il nuovo ente, che da qualche anno vede accorpati quelli preesistenti a Catania, Siracusa e Ragusa, è da tempo oggetto di polemiche. Adesso anche l’organizzazione di categoria che rappresenta il comparto della pesca marittima professionale ha chiesto alle autorità competenti il ritorno al sistema precedente, minacciando il ricorso alle vie legali
Ormai da qualche anno le Camere di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa sono state accorpate in un unico ente denominato “Camera di Commercio del Sud-Est”. Ciò ha ingenerato diversi malumori tra gli operatori economici e gli organismi di categoria, tra cui il Codacons e la Federazione Armatori Siciliani, ossia l’organizzazione rappresentativa degli operatori del settore della pesca marittima professionale. Il presidente di quest’ultima, Alfio Fabio Micalizzi, ha presentato proprio qualche giorno fa una richiesta di scioglimento della “Super Camera” in quanto sprovvista di statuto. Micalizzi si è in particolare rivolto al Ministro dello Sviluppo Economico, al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale alle Attività Produttive ed ai Prefetti e Questori di Catania, Siracusa e Ragusa.
«Avendo sin dall’inizio manifestato la nostra contrarietà all’accorpamento delle tre Camere di Commercio – spiega il presidente della Federazione Armatori Siciliani – la nostra organizzazione ha ingiustamente subito l’esclusione dal Consiglio della nuova Camera di Commercio del Sud-Est, mentre prima eravamo presenti in quello dell’ex Camera di Commercio di Catania. Evidentemente il comparto della pesca è vittima di poteri forti.
«Intanto, nella nostra recente richiesta di scioglimento della “Super Camera”, ci siamo appellati al fatto che essa risulterebbe priva di statuto, un atto essenziale la cui mancanza costituisce una grave violazione di legge oltre ad impedire il regolare funzionamento dell’ente e dei suoi organi, non essendoci una fonte che disciplini in modo dettagliato attribuzioni e competenze.
«La Federazione Armatori Siciliani ha dunque dato incarico ai propri legali di valutare tutte le azioni da intraprendere qualora tale grave anomalia fosse accertata, tenendo in debita considerazione che esistono già al riguardo dei fascicoli aperti presso le Procure della Repubblica di Palermo e Catania. Confidiamo in un riscontro da parte della giustizia, ma anche da parte della cosiddetta “politica del cambiamento” di cui tanto si parla.
«Con lo scioglimento da noi invocato della nuova Camera di Commercio, chiediamo che si predisponga l’immediato ripristino di quelle preesistenti di Catania, Siracusa e Ragusa nonché l’invio di un commissario che dovrà valutare tutti gli atti fin qui posti in essere dal Presidente della Camera di Commercio del Sud-Est e dal suo Consiglio Camerale, valutando anche eventuali ipotesi di danno erariale o danno alle imprese, e dunque nei confronti dei cittadini utenti consumatori».
Rodolfo Amodeo
FOTO: il palazzo della Camera di Commercio di Catania