Malvagna non dimentica Salvatore Mobilia e le sue "scarpe in miniatura" -
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Malvagna non dimentica Salvatore Mobilia e le sue “scarpe in miniatura”

Malvagna non dimentica Salvatore Mobilia e le sue “scarpe in miniatura”

L’umile artista-artigiano, deceduto di recente alla veneranda età di novantuno anni, ha lasciato una originalissima collezione di minuscole calzature da lui realizzate curandone tutti i minimi particolari. Questi autentici “tesori” sono stati apprezzati in diverse città europee ed hanno meritato al loro autore un posto nel libro mondiale dei primati

A volte la grandezza sta nella… piccolezza. Lo ha ben dimostrato nel corso della sua esistenza terrena l’artigiano Salvatore Mobilia, originario del Comune nebroideo messinese di Malvagna, dove venne alla luce il 27 luglio del 1927. Il suo nome, infatti, è entrato a far parte del libro dei primati in quanto è legato alla realizzazione delle scarpe più piccole del mondo.

Mobilia è purtroppo deceduto un paio di mesi fa (esattamente lo scorso 16 agosto) alla veneranda età di novantuno anni, lasciandosi alle spalle un’esistenza densa di esaltanti gratificazioni derivategli proprio da queste sue autentiche opere d’arte in miniatura, alcune delle quali (come si può chiaramente notare da una delle foto qui pubblicate) rientrano addirittura nella circonferenza del filtro di una sigaretta.

Intorno a vent’anni Salvatore Mobilia si trasferisce in Belgio dove trova lavoro presso una fabbrica di scarpe in cui si distingue per la sua bravura. Ma se questo eccellente artigiano è stato bravo nel realizzare le normali scarpe da indossare, lo è stato ancor di più nel creare questi autentici “gingilli”, curati nei minimi particolari. Non si tratta, infatti, di riproduzioni in legno, plastica o altro materiale uniforme, bensì di produzioni che impiegano pellame, cuoio e quant’altro utilizzato per la realizzazione di una scarpa ordinaria. Si è in presenza, dunque, di scarpe in tutto e per tutto, tranne che per il fatto di non poter contenere… il piede umano.

Salvatore Mobilia ha esposto queste sue “creature” (così amava chiamarle) in tante città europee, ma anche nella sua Sicilia, ricevendo ovunque gli ammirati apprezzamenti di autorità, collezionisti e critici nonché l’attenzione di prestigiose testate giornalistiche internazionali che gli hanno dedicato ampi servizi (come una francese che, come si nota in una delle foto qui pubblicate, gli ha riservato un’intera pagina). Tanto tempo fa anche il paese natio di Malvagna gli rese onore ospitando la sua collezione al completo di scarpe in miniatura in occasione dei festeggiamenti patronali di Sant’Anna.

Oggi quella collezione è di proprietà del figlio Angelo, cui il papà l’ha consegnata prima di morire (pochissimi altri esemplari Salvatore Mobilia li ha donati anche a qualche parente più  stretto).

A rievocare la figura di quello che può a pieno titolo considerarsi un artista internazionale, è oggi il nipote Angelo Malatino, stimato funzionario delle Poste in pensione nonché apprezzato artista figurativo. «Lo zio Salvatore – afferma Malatino – è l’orgoglio della nostra Malvagna. In diverse occasioni ho avuto il piacere e l’onore di esporre i miei quadri insieme alle sue scarpe in miniatura, che costituiscono un inestimabile tesoro di cui noi familiari e concittadini andiamo fieri. Questo umile, ma grande, personaggio ha portato nel mondo il nome del nostro piccolo centro e, come tale, meriterebbe anche la riconoscenza dei locali amministratori comunali attraverso iniziative finalizzate a perpetuarne il ricordo».

Rodolfo Amodeo

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