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Mascali, scioglimento del Consiglio comunale: le reazioni dei consiglieri

Mascali, scioglimento del Consiglio comunale: le reazioni dei consiglieri

Alla notizia del decreto di scioglimento del civico consesso i consiglieri di opposizione ribattono alle affermazioni del primo cittadino Luigi Messina che definisce “lo scioglimento un atto preventivato e inevitabile che per colpa di alcuni consiglieri priva il territorio di un importante organo che è appunto il Consiglio comunale” (clicca e leggi Mascali, il Consiglio comunale sciolto con decreto del Presidente della Regione).

A queste affermazioni l’opposizione non ci sta, primo fra tutti, il consigliere Carmelo Caltabiano che affida a facebook e quindi pubblicamente la sua reazione: “Ricordo al “distratto” sindaco Messina che la responsabilità della decadenza del Consiglio comunale di Mascali è sua e non di alcuni consiglieri, per l’esattezza 11 su 20, i quali hanno scelto di non compiere un atto di falso in atto pubblico. Si ricorda altresì – scrive Caltabiano – che gli 11 consiglieri hanno fatto ricorso al Tar Sicilia e che il sindaco Messina ha dato incarico ad un legale (con i soldi del Comune) di resistere al ricorso. Dalla dichiarazione e soprattutto dal comportamento in fatti ed atti, dovrebbe avere piuttosto la decenza di tacere”.

Gli altri componenti dell’opposizione consiliare preferiscono non commentare. E’ la consigliera di opposizione Veronica Musumeci a spiegare invece che l’iter dello scioglimento ha fatto il suo corso così come doveva essere. “Il decreto di scioglimento del Consiglio – precisa la consigliera Musumeci – non ha niente a che vedere con il ricorso presentato al Tar Sicilia avverso la sospensione del Consiglio che se dovesse confermare quanto presentato dai consiglieri li reintegrerebbe nel loro ruolo vanificando tutti gli atti approvati fino ad oggi dal commissario straordinario. Vorrei che si ponesse l’attenzione – spiega la consigliera Musumeci – sul fatto che il sindaco continua a sostenere che la colpa dello scioglimento del civico consesso sia da addebitare all’opposizione e che invece così non è. Messina omette di ricordare il ritardo da parte della sua giunta a presentare il bilancio al civico consesso e il ritardo da parte del commissario ad acta Sajeva all’approvazione del rendiconto 2016 che doveva avvenire entro la data del 31 dicembre 2017, e che ha invece approvato solo lo scorso mese di agosto 2018”.

 

Angela Di Francisca

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