Giarre, convalidati gli arresti dei tre aguzzini che hanno taglieggiato un commerciante I NOMI LA STORIA

Sono stati convalidati gli arresti dei tre presunti estortori che hanno preso di mira nei giorni scorsi un commerciante giarrese. Stamane nel carcere di Bicocca il provvedimento di convalida del Gip Alba Sammartino al termine degli interrogatori di garanzia . Rispondono dell’accusa di estorsione in concorso i giarresi Roberto Bonaccorsi, Francesco Messina e Tiziano Russo.

L’operazione sulla quale vige ancora il massimo riserbo è stata condotta dai carabinieri del nucleo operativo di Giarre.

Messina

Bonaccorsi

Russo

I fatti. Tutto nasce dal pestaggio nei confronti del commerciante giarrese avvenuto nell’androne degli alloggi popolari di via Teatro (ex via Carducci) a Giarre il 15 ottobre scorso.

In quell’occasione, secondo quanto si apprende, la vittima – che ha denunciato ai Cc l’episodio il 24 ottobre scorso – sarebbe stata invitata a presentarsi nel “palazzo del ghiaccio” per incontrarsi con Tiziano Russo, 26 anni (che si trovava oltretutto agli arresti domiciliari per reati concernenti gli stupefacenti) con il quale la discussione – da subito parecchio animata – sarebbe degenerata in una violenta aggressione allorquando al commerciante sarebbe stato chiesto di pagare il pizzo.

Durante l’aggressione – sostiene l’accusa – Francesco Messina, 51 anni, in quel momento presente, avrebbe fatto da “guardiaspalle” al Tiziano Russo. Da indiscrezioni si è appreso che alla vittima sarebbero stati richiesti 5 mila euro da pagare entro il mese di ottobre, 50 mila euro come “arretrato” e una percentuale del 2% sul guadagno dell’attività commerciale.

Le indagini dei carabinieri hanno preso il sopravvento quando, sulla scorta della denuncia della vittima, si è compreso che nella vicenda era stato coinvolto, con il presunto ruolo di “negoziatore”, Roberto Bonaccorsi, 53 anni, arrestato mercoledì pomeriggio in flagranza di reato mentre incassava una tranche del denaro, 2 mila euro. L’uomo è stato bloccato da 4 pattuglie dei carabinieri sul viale Don Minzoni a Giarre. Addosso aveva il denaro e le banconote avevano lo stesso numero di matrice che i carabinieri, opportunamente, avevano fotocopiato.