Nell’ambito dell’attività di controllo finalizzata al contrasto della pesca di frodo, militari della squadra di Polizia Marittima della Guardia Costiera di Riposto, oggi, 8 novembre, hanno rinvenuto e sequestrato all’interno di un area del porto di Riposto interdetta a qualsiasi attività ai sensi dell’Ordinanza n. 30/2017 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Riposto, reti da posta fissa in materiale sintetico della lunghezza complessiva di 3 km circa e un attrezzo da pesca di tipo palangaro con lenze, armato con circa 600 ami, entrambi gli attrezzi vietati dalla normativa vigente in materia di pesca sportiva.
Gli attrezzi, oltre a non essere identificati ed etichettati e quindi non riconducibili ad un’attività di pesca professionale, potevano diventare oggetto di pesca illecita.
L’attività effettuata della Capitaneria di Porto rientra in uno dei compiti istituzionali finalizzato alla tutela del consumatore finale al quale deve essere somministrato e venduto sempre prodotto ittico tracciato e controllato e soprattutto pescato da pescatori professionali in regola con le normative italiane e comunitarie in vigore.
I controlli continueranno senza sosta sia a terra che in mare comprese unità da diporto impegnate nella pesca non professionale.