Sono state inaugurate ieri nei locali del Palazzo comunale di Mascali quattro mostre di opere di altrettanti artisti mascalesi e realizzate dagli alunni dell’Ist.Comprensivo Mascali in occasione del 90 anniversario dell’eruzione dell’Etna che nel 1928 distrusse l’abitato di Mascali.
Ad esporre le sue fotografie anche il fotografo Vito Finocchiaro, noto artista a livello internazionale che in una interpretazione personale dell’eruzione del 1928 propone una sequenza di 40 foto dove dialogano immagini di ieri e di oggi, nelle quali ha saputo ricreare anche con i colori dei luoghi l’atmosfera e le emozioni che in quei giorni drammatici ha vissuto la comunità mascalese.
Il suo progetto si chiama “La linea Rossa”, quella linea, quel legame che ha legato le comunità di Mascali, distrutta dalla lava, e quella di Sant’Alfio risparmiata dalla furia del Vulcano Etna. Finocchiaro inoltre sta portando avanti un altro importante progetto, che riguarda l’Etna e i luoghi dell’eruzione, rivolto agli appassionati della fotografia e del nostro vulcano: un concorso che scade il prossimo 5 dicembre grazie al quale saranno selezionate 25 immagini che saranno esposte prima a Catania e poi in Cina a novembre in un festival della fotografia mondiale dove i 25 finalisti saranno ambasciatori nel mondo della storia di Mascali e dell’Etna .
Molto belli i lavori realizzati dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Mascali presenti all’inaugurazione assieme alla dirigente Maria Cettina Maccarone e ai docenti che in questo importante percorso didattico e interdisciplinare, molto apprezzato dagli alunni, hanno realizzando dei cartelloni, dei plastici e anche un libro in siciliano di poesie che raccontano dei tragici eventi del 1928.
Molto toccanti infine le parole di Olivia Bartolotta, nuora del mascalese Carmelo Barbagallo, che ha letto la testimonianza del suocero, che nel 1928, all’età di 5 anni ha vissuto l’ansia e la trepidazione dei momenti dello sgombero delle abitazioni dei mascalesi che scappavano dalla furia della lava che in poco tempo inghiottì per sempre Mascali.
Angela Di Francisca