Per la seconda volta in pochi mesi il Corpo Forestale di Giarre con una dettagliata relazione trasmessa alla Prefettura di Catania, lancia l’allarme sui potenziali pericoli ambientali e idraulici derivanti dalla presenza di rifiuti – alcuni dei quali nocivi – nel greto del torrente Macchia.
In due punti sono state notate la presenza di due cataste di vecchi pneumatici, poco distante scarti provenienti dallo smantellamento di veicoli fuori uso (paraurti, parafanghi, parti di sedili, tappetini,) e in altri punti carcasse di frigoriferi e onduline presumibilmente di cemento amianto, note perché le sue fibre se inalate causano cancro ai polmoni (mesotelioma pleurico) e fogli di guaine bituminose. Inoltre sono state rinvenute anche tracce di recenti roghi di rifiuti derivanti da bruciature di pneumatici e materiale plastico. Da qui la trasmissione di una nuova relazione – la seconda in pochi mesi – trasmessa alla Prefettura di Catania nella quale si rimarca che i rifiuti non rimossi dagli organi istituzionali competenti, sono aumentati a dismisura.