VIDEO: I RILIEVI COMPIUTI AL COMUNE DAL SIS DEI CARABINIERI DI CATANIA
Nella tarda serata di ieri, si presume tra le 21.30 e le 23, un gruppo di criminali ben organizzato si è introdotto all’interno del municipio del Comune di Giarre e si è chiuso all’interno sigillando con del fil di ferro il portone principale.
Subito dopo i ladri hanno forzato l’ingresso degli uffici del Comando di Polizia Municipale ed hanno messo a soqquadro la stanza del comandante fino a raggiungere l’ufficio del comandante dove si trova la cassaforte a muro celata da un grosso quadro, alle spalle della scrivania, in cui sono custodite le armi in dotazione.
Qui, con una fiamma ossidrica, hanno aperto la cassaforte e trafugato tredici pistole calibro 7.65 e 9×21 (tutte cariche) e 364 munizioni appartenenti ad agenti andati in pensione o decedute. Chi ha agito, dunque era a conoscenza non solo del luogo ma anche del punto esatto della parete nella quale era stata murata la cassaforte.
Ad accorgersi del grave episodio, alle 7,20 di stamane, sono stati gli agenti di polizia municipale che dovevano prendere servizio che non sono riusciti ad entrare in municipio (il portone come scritto era sigillato dall’interno – FOTO SOPRA) salvo poi accorgersi che l’ingresso era stato forzato.
Si presume che i malviventi siano fuggiti dal cortile sul retro che si affaccia sul torrente Macchia. Ma non si esclude l’ipotesi che i malviventi si siano nascosti dentro il municipio fin quando non sono stati chiusi gli uffici del comando, attorno alle 21. I malviventi hanno anche neutralizzato il sistema di allarme di recente attivato e collegato con alcune utenze telefoniche.
Questa mattina scattato l’allarme sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Giarre e del Sis (sezione investigazioni scientifiche) del comando provinciale di Catania che stanno procedendo ai rilievi. Il palazzo comunale attualmente è chiuso.
LA NOTA DEL SINDACO
“E’ stato commesso un atto delinquenziale gravissimo con furto di armi che da strumenti di difesa dei cittadini potrebbero diventare strumenti di offesa.
L’azione è grave – osserva il sindaco Angelo D’Anna – anche perché è stata violata la casa del Comune che appartiene a tutti ed è aperta a tutti. Ritengo che bisogna promuovere tutte le iniziative per ridurre la divaricazione tra il Cittadino e le istituzioni tra le quali ricomprendere anche un incontro pubblico per un confronto sui temi della sicurezza” .