Una banda di spacciatori di cocaina e marijuana che operava in varie zone d’Italia, ma che aveva una propria cellula operativa denominata “Vikings” o “Supreme Vikings confraternity” nel Cara di Mineo e che utilizzava il metodo mafioso, è stata sgominata dalla polizia che ha eseguito 19 fermi.
I provvedimenti, emessi dalla Procura distrettuale antimafia, ipotizzano, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e violenza sessuale aggravata.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Catania hanno permesso di ricostruire struttura e ruoli del sodalizio che imponeva la propria egemonia sul territorio, opponendosi e scontrandosi con gruppi rivali al fine di assumere e conservare il predominio nell’ambito delle comunità straniere presenti all’interno del Cara di Mineo creando un forte assoggettamento omertoso.
E intanto, sul fronte politico, il ministro dell’Interno Matteo Salvini, questa mattina in una intervista a Non Stop News, in onda su RTL 102.5, ha affermato: “E’ mia intenzione chiudere il Cara di Mineo entro quest’anno. Più grossi sono i centri più facile è che si infiltrino i delinquenti”.