A Francavilla di Sicilia è in corso una polemica politica dai toni particolarmente “accalorati”. E non poteva essere diversamente, visto che ha ad oggetto… l’impianto di riscaldamento delle scuole elementari di Via Napoli.
Lo scorso 9 gennaio Lino Monea, capogruppo consiliare dell’opposizione, aveva al riguardo presentato un’interrogazione al sindaco Enzo Pulizzi per sapere come mai, a tre giorni dalla ripresa delle lezioni dopo le vacanze natalizie, i caloriferi delle aule non fossero ancora funzionanti. Nella stessa interrogazione si chiedeva anche che fine avesse fatto il progetto di riqualificazione energetica della scuola elementare francavillese che la passata Amministrazione Comunale, guidata dall’allora sindaco Monea, era riuscita a farsi finanziare per duecentoquarantamila euro tramite i fondi del programma ambientale “P.A.E.S.”.
Alquanto piccata la risposta dell’attuale primo cittadino Pulizzi, il quale ha sottolineato che non si era in presenza di un guasto, ma solo di un disservizio in alcune parti dell’impianto, prontamente eliminato dal personale comunale e dalla ditta incaricata della manutenzione.
In merito poi al progetto di riqualificazione energetica della scuola elementare, il sindaco Pulizzi ha tenuto a precisare che non si trattava di un finanziamento a fondo perduto, bensì di un mutuo a tasso agevolato che la Cassa Depositi e Prestiti avrebbe accordato al Comune di Francavilla, ma che non ha ancora avuto alcun esito concreto in quanto, in quasi due anni dall’avvio della relativa pratica, l’Amministrazione Monea non era riuscita a perfezionare il procedimento di tale mutuo, limitandosi solo a chiedere continuamente delle proroghe.
«Il plesso della scuola elementare di Via Napoli – ha inoltre fatto osservare Pulizzi – necessita piuttosto di un preliminare e radicale intervento strutturale per renderlo conforme alla nuova normativa antisismica. Non avrebbe dunque senso, e sarebbe anzi uno spreco di denaro pubblico, porre in essere adesso l’intervento di riqualificazione energetica per poi dover smantellare e demolire il relativo impianto onde poter procedere con l’intervento strutturale, per il quale stiamo tentando di reperire le relative risorse finanziarie.
«Pertanto – ha concluso causticamente il sindaco Pulizzi – il dottor Monea farebbe meglio a rivolgere un’interrogazione… a se stesso, anche per poter desumere dalla relativa risposta i motivi per cui da sindaco del Comune di Francavilla di Sicilia si è ritrovato capogruppo dell’opposizione…».
Non si è fatta attendere la dura controreplica di Lino Monea, affidata ad un lungo comunicato stampa.
«Da qualche tempo – scrive l’ex sindaco – mi ero ripromesso di non rispondere più a certe basse e quasi squallide provocazioni. Sono convinto, peraltro, che i cittadini francavillesi abbiano abbastanza capacità di giudizio e senso critico per rendersi conto del modo in cui viene amministrato oggi il nostro paese. Purtroppo, però, non è possibile tacere perché occorre fare chiarezza, in particolare quando per mascherare la propria inadeguatezza si mistifica la verità e si cercano puerili giustificazioni per addossare ad altri le colpe del proprio fallimento, fatto di continui finti proclami e reiterati “ci scusiamo per il disagio”, senza che si realizzi nulla e senza nemmeno essere capaci di utilizzare le risorse ereditate dal recente passato. Ad oggi, infatti, l’attuale Amministrazione Comunale di Francavilla, a differenza di altre dei centri viciniori, non ha approvato, e forse neanche presentato, alcun progetto. Cosa, dunque, si è prodotto finora? Semplice: ci si è vantati di aver “svenduto” la nostra concessione per l’energia elettrica all’Enel con una decisione presa senza alcun dibattito democratico e senza coinvolgere la cittadinanza, alla faccia della… democrazia partecipata; si sono messi “in mora” i nostri defunti con un’idea bislacca, al di là di ogni regola e di ogni buona prassi, solo per fare cassa anche con i… morti; ci si è totalmente disinteressati del mantenimento nel nostro Comune dell’ufficio del Giudice di Pace, privilegio che era stato ottenuto con grande impegno e determinazione dalla nostra Amministrazione Comunale. Vorrei dunque chiedere al sindaco Pulizzi ed ai suoi collaboratori: cosa ci possiamo aspettare di buono e di nuovo da voi, che siete animati solo da spirito critico, livore e pochezza d’animo, sempre pronti ad accusare chi vi ha insegnato a muovere i primi passi nella politica?! Sta di fatto che resta in noi la grande preoccupazione per le sorti del nostro paese e, di conseguenza, per l’avvenire dei nostri figli».
Il leader del gruppo consiliare d’opposizione “Scriviamo Insieme il Futuro” si sofferma quindi sulle problematiche della locale scuola elementare.
«Ribadisco – spiega al riguardo Lino Monea – che il finanziamento per il progetto di riqualificazione energetica del plesso scolastico di Via Napoli è stato concesso al Comune di Francavilla dal Ministero dell’Ambiente, a valere sulle risorse di un apposito fondo rotativo, istituito con legge dello Stato, a sostegno dell’attuazione del Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici. Per quanto concerne, in particolare, le mie reiterate richieste di proroga, vorrei informare il sindaco Pulizzi che per poter procedere con l’esecuzione di un’opera pubblica del valore superiore a centomila euro, la stessa deve essere inserita nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche, che è un atto propedeutico al Bilancio di Previsione soggetto all’approvazione del Consiglio Comunale. Il progetto in questione, pertanto, non poteva essere all’epoca avviato perché non ancora inserito nel Piano Triennale, cosa che la mia Giunta ha provveduto a fare nel febbraio del 2017 adottando il Piano 2017-2019, approvato dall’attuale Consiglio Comunale nel settembre 2017. Adesso non resta che augurarsi che i 240mila euro destinati a tale progetto non vadano persi a causa dell’inettitudine di questa Amministrazione Comunale. Intanto, per opportuna conoscenza dei cittadini, va ricordato che l’Amministrazione Comunale che sono stato onorato di guidare ha ottenuto altri due analoghi finanziamenti per l’efficientamento energetico della scuola materna (€ 93.308,32) e della scuola media (€ 162.809,32), già utilizzati dall’attuale Amministrazione Comunale, che non ne ha mai parlato per il solito “vizietto” di buttare il piatto in faccia a chi glielo ha preparato. Ma alla sicurezza dei nostri bambini la mia gestione amministrativa ha sempre guardato con particolare attenzione, come può evincersi anche dal restauro e dalla riapertura del plesso della scuola materna, che era chiuso da diversi anni, e dall’ammodernamento del parco giochi di Viale Libertà. Il sindaco Pulizzi, pertanto, avrebbe potuto fare a meno di fornire quella risposta alquanto sterile alla nostra recente interrogazione, peraltro neanche farina del suo sacco, ma frutto di qualche “mente distorta” che non persegue sicuramente il bene di Francavilla».
Quindi l'”affondo” finale. «Il sindaco Pulizzi – fa notare Lino Monea – dovrebbe piuttosto seriamente riflettere su quanto da lui dichiarato in merito alla sicurezza strutturale dell’edificio della scuola elementare di via Napoli, “da rendere – tanto per usare le sue testuali parole – conforme alla nuova normativa antisismica”. Trattasi di affermazioni estremamente gravi ed inquietanti in quanto, se l’attuale primo cittadino ha in mano una perizia tecnica che evidenzia un rischio sismico, dovrebbe immediatamente prendere i provvedimenti del caso, ossia trasferire gli alunni in altra sede, visto che sarebbe a rischio la loro incolumità. Qui le parole si fanno “pietre”, e se la logica non è un “optional” la scuola elementare di Via Napoli andrebbe evacuata il prima possibile. Pensava forse il sindaco Pulizzi – conclude sarcasticamente Monea alludendo ad una delle prime iniziative del suo avversario e successore – che amministrare un Comune fosse semplicemente prendere una lattina di vernice bianca ed imbrattare le strade “fingendo” di ripristinare le strisce pedonali?!… ».
Rodolfo Amodeo
FOTO: la scuola elementare di Via Napoli e nei riquadri (da sinistra) Lino Monea ed Enzo Pulizzi