L’associazione culturale “Trinacria” di Calatabiano, guidata dal presidente Gaetano Tradito, si è fatta promotrice di una nuova iniziativa per divulgare presso le giovani generazioni locali la storia e le tradizioni della cittadina alle porte della Valle dell’Alcantara. Ieri pomeriggio, infatti, l’Istituto “Sacro Cuore” del Comune etneo ha ospitato la presentazione della pubblicazione “Alle origini di San Filippo e della “Calàta””, edita dalla suddetta associazione “Trinacria” e prevalentemente incentrata sugli innovativi studi del prof. Salvatore Longo Minnolo, docente di Italiano e Storia nei licei proveniente dal Comune di Agira, in provincia di Enna, che venera anch’esso, così come Calatabiano ed altri Comuni siciliani, San Filippo.
Già in altri suoi interventi nell’ambito degli eventi organizzati a Calatabiano dall’associazione “Trinacria”, il prof. Longo Minnolo aveva sostenuto che a San Filippo sono legate parecchie credenze popolari non sempre conformi alla realtà storica.
Per il resto è certo che San Filippo emigrò dalla Tracia, regione sudorientale della penisola balcanica (tra Grecia, Bulgaria e Turchia) per trasferirsi a Roma, sede ufficiale della Chiesa Cattolica, per poter affinare e mettere in pratica la sua fede al servizio di varie comunità siciliane, tra cui Agira e Calatabiano.
L’accurata ricerca di Salvatore Longo Minnolo è contenuta nel suo volume “San Filippo di Agira, il “migrante” santo”, edito per i tipi della “Agorà”.
Ieri, presso l’Istituto “Sacro Cuore”, lo studioso di Agira si è intrattenuto per parecchi minuti con i bambini ed i ragazzi di Calatabiano “affabulandoli” con la sua accattivante narrazione della vita di San Filippo.
«Nonostante le avverse condizioni meteo – ha esordito il prof. Longo Minnolo – non son voluto mancare a questa conferenza perché sapevo che sarebbe stata principalmente rivolta alle giovanissime generazioni di calatabianesi che, con le adeguate conoscenze storiche, devono continuare a venerare il loro protettore e compatrono Filippo, qui ogni anno festeggiato con quello spettacolare rito unico al mondo che è la “Calàta”».
I lavori sono stati introdotti da Gaetano Tradito, presidente dell’associazione organizzatrice “Trinacria” ed artefice in passato di altre iniziative editoriali sul suo Comune, il quale si è dichiarato fiero dei risultati raggiunti, nonostante le difficoltà, dal più complessivo progetto “Conoscere Calatabiano”, ideato dal sodalizio culturale da lui guidato e prevalentemente destinato alle giovani generazioni locali.
Ha fatto seguito il saluto di Don Salvatore Sinitò, arciprete della Parrocchia “Maria SS. Annunziata” di Calatabiano, che ha esortato il pubblico presente in sala «a non anteporre alla fondamentale conoscenza di Dio e di Gesù Cristo il culto verso i santi, che restano comunque, come nel caso di San Filippo, dei modelli di vita da seguire».
Nel corso del piacevole ed interessante pomeriggio si sono anche registrati gli interventi di Maria Falanga, che ha presentato una proiezione in diapositive sulla storia e sulle attrattive turistico-culturali di Calatabiano, del presidente dell’associazione “Portatori di San Filippo” Moreno Sterrantino e di Enzo Crimi, già commissario del Corpo Forestale dello Stato, il quale ha sottolineato che «la religiosità ed i culti popolari, come quello legato a San Filippo, sono fattori essenziali per poter conoscere la storia di un territorio».
Rodolfo Amodeo
FOTO PRINCIPALE: da sinistra Enzo Crimi, Gaetano Tradito, Salvatore Longo Minnolo e Padre Salvatore Sinitò