Castiglione di Sicilia: «Si intervenga sul PRG per favorire lo sviluppo del centro storico»

Lo chiede pubblicamente l’imprenditore turistico Nunzio Valentino, artefice nel Comune etneo di un “albergo diffuso”, il quale lancia un accorato appello ai vari organi preposti, locali e non, affinché ci si impegni seriamente per mettere in condizione i privati cittadini di investire nell’antico borgo in maniera tale da rivitalizzarlo

Grazie ad una geniale intuizione del dinamico imprenditore Nunzio Valentino, il Comune etneo di Castiglione di Sicilia ha sperimentato con successo ormai da alcuni anni quel particolare sistema turistico-ricettivo denominato “albergo diffuso”. Trattasi di un’impresa alberghiera situata in un determinato centro abitato e costituita da più stabili tra loro vicini, senza dunque bisogno di dover edificare una nuova struttura ricettiva. Vengono così coniugati il mantenimento e la valorizzazione dell’esistente con lo sfruttamento turistico degli stessi luoghi, ossia dei piccoli borghi che, grazie a questo modo di fare accoglienza, possono evitare lo spopolamento.

L’esperienza dell’albergo diffuso è nata oltre dieci anni fa in Friuli Venezia Giulia per recuperare gli immobili rurali dei piccoli borghi montani, afflitti da un consistente fenomeno emigratorio e da uno scarso dinamismo economico.

Il prima citato imprenditore turistico Nunzio Valentino, che gestisce un albergo diffuso anche nel Comune messinese di Gallodoro, a Castiglione di Sicilia ha ristrutturato dei fabbricati del 1700, tra loro attigui, ricavando sedici unità abitative per un totale di cinquanta posti letto. Oggi, dunque, tanti turisti vanno e vengono in quello che sarebbe stato destinato a rimanere immeritatamente un quartiere abbandonato.

Quanto realizzato da Valentino resta, comunque, una “mosca bianca” in un contesto che avrebbe ancora tanto da esprimere, ma che viene mortificato dal disinteresse delle pubbliche istituzioni preposte. Da qui il “grido d’allarme” lanciato in questi giorni dall’imprenditore, profondamente crucciato per ciò che a Castiglione di Sicilia si potrebbe fare, ma che, con tutta la buona volontà di altri privati cittadini come lui, non si riesce a fare.

Castiglione di Sicilia

«Il nostro borgodichiara Nunzio Valentinoè molto conosciuto negli ambienti della Regione Siciliana, ma continua a rimanere abbandonato a se stesso, senza alcun tipo di pianificazione volta alla sua valorizzazione. Stiamo parlando di un borgo che soffre di spopolamento, con case abbandonate, antichi palazzi diroccati, strade dissestate e diversi “quartieri fantasma”. La cosiddetta “politica”, purtroppo, non organizza nessuna conferenza dei servizi per chi volesse investire nel territorio col supporto dei vari enti (Parchi, Soprintendenza, Asp, ecc.), non applica l’articolo 118 della Costituzione Italiana per semplificare le aperture delle attività commerciali ed artigianali, non pianifica uno sviluppo organico ed organizzato, magari attorno ad una strada o ad una piazza in maniera tale da rendere un’attività economica facilmente identificabile e raggiungibile dal turista. Manca poi qualsiasi forma di promozione mirata che possa attirare visitatori».

Dopo questo preambolo generale, Valentino si fa quindi portavoce di un’esigenza avvertita da tanti cittadini castiglionesi, e che un “semplice” provvedimento degli organi politico-amministrativi locali potrebbe appagare.

«Occorre – sottolinea – intervenire sul Piano Regolatore Generale del Comune di Castiglione di Sicilia per favorire l’insediamento in paese di nuove attività commerciali. Si tratta, in pratica, di regolamentare in maniera più elastica i limiti di altezza dei locali ubicati nel centro storico, in maniera tale da consentire ai privati di poter sfruttare al meglio, soprattutto a fini imprenditoriali e turistici, il patrimonio immobiliare esistente senza dover procedere a delle demolizioni. Il tutto, ovviamente, dietro presentazione di appositi progetti e nel rispetto di quanto disposto dalle normative generali e delle prescrizioni delle autorità sanitarie. Questa previsione all’interno dello strumento urbanistico comunale dovrebbe far parte di un più generale piano organico di rilancio, senza del quale non si va da nessuna parte.

«A me che ho messo del mio per la realizzazione dell’albergo diffuso – conclude amareggiato Nunzio Valentino – fa parecchio rabbia vedere tante “belle persone” che “parlano bene” senza nemmeno “razzolare” nel nostro borgo antico: vivono fuori, parlano da fuori e pretendono di impartire lezioni a chi si è scommesso e continua a scommettersi giorno per giorno e con le proprie forze nel territorio di Castiglione di Sicilia…».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO PRINCIPALE: un antico quartiere del centro storico di Castiglione di Sicilia e, nel riquadro, Nunzio Valentino