Sono in sciopero per tre giorni i lavoratori Asu in forza nei Comuni della zona. Ieri mattina una rappresentanza di questi lavoratori si è radunata davanti al Comune di Giarre, l’ente più grande tra quelli dove sono in forza. Ma lavoratori Asu si trovano anche nel Comune di Riposto, in quello di Zafferana Etnea e nel Comune di S. Alfio, dove gli Asu sono addirittura 10 sul totale di 30 lavoratori comunali.
Gli Asu (sigla che sta per Attività socialmente utili) sono entrati passati nei Comuni una ventina d’anni fa e da vent’anni sono precari.
«Protestiamo contro il governo regionale», dice Rosaria Privitera, rappresentante sindacale dell’Ale Ugl, nonché Asu presso il Comune di Zafferana Etnea. «Per pagare noi lavoratori – aggiunge – la copertura finanziaria arriva fino al 31 dicembre 2019, dopodiché potremmo pure tornare a casa».
La Regione non ha neanche un software adeguato e personale formato per gestire i pagamenti di questi lavoratori e gli assegni con facilità slittano per mesi. Catania è la provincia con il minor numero di Asu, sotto i 200. Ma in tutta la Sicilia gli Asu sono oltre 5000. «Chiediamo al governo regionale – aggiunge ancora Privitera – che aiuti gli enti a poterci stabilizzare. Al momento ci sono diversi paletti a cui si dovrebbe derogare, ad esempio il vincolo per il patto di stabilità per i Comuni e la riduzione della spesa per il personale. Con questo stato di agitazione vogliamo anche indurre i nostri “enti utilizzatori” ad affiancarci in questa lotta perchè chiedano al governo regionale di essere aiutati a stabilizzarci».