L’ex assessore Alberto Cardillo torna all’attacco del primo cittadino mascalese Luigi Messina che lo scorso mese di gennaio lo ha defenestrato dalla sua Giunta, preferendogli Carmelo Portogallo.
Cardillo (foto a destra), coordinatore provinciale di FdI, commissario del Circolo di Mascali, e già assessore nel Comune jonico afferma come “la polemica sterile fine a se stessa non l’abbia mai appassionato e che la vicenda dell’esclusione di FdI dalla Giunta forse un giorno sarà chiarita”.
“Certamente in tutta la vicenda – scrive Cardillo in una nota inviata al sindaco Messina – c’è stata poca politica nell’interesse della città, perché per anni abbiamo lavorato sodo, e lei sa bene che il nostro è stato il gruppo più produttivo. D’altronde – continua Cardillo – lo dico senza polemica e con grande amarezza, da quando siamo usciti dalla Giunta, Mascali è sprofondata in un silenzio tombale, e forse a qualcuno sta bene così. Per questo, io parlo e continuerò a parlare, nell’interesse della mia città e per promuove quel che di buono abbiamo messo in piedi e che va portato avanti”.
Nella nota Cardillo chiede al primo cittadino l’attivazione delle consulte comunali dei giovani, dello sport e della cultura, tutte proposte a suo tempo da FdI.
Al contempo Cardillo chiede di pubblicizzare il regolamento per le agevolazioni per le nuove imprese sul territorio di Mascali, strumento studiato, proposto e fatto approvare sempre da FdI.
Ed infine nella nota l’ex assessore chiede chiarimenti sulla partecipazione ai bandi regionali e sulla progettazione in seno al Comune: se l’Ente ha provveduto a partecipare al bando regionale per la realizzazione del Paesc e conoscere i motivi per i quali il Comune di Mascali non ha inteso aderire al fondo di rotazione per la progettazione di opere pubbliche.
Solo il mese scorso Cardillo aveva accusato il sindaco Messina di voler “tranciare” il ramo produttivo di FdI, ritenuto forse troppo vigoroso e politicamente ingombrante.
A questa e ad altre accuse non aveva mai voluto rispondere il sindaco Messina che dopo avere revocato il mandato a Cardillo si era limitato a ringraziarlo “per il lavoro che aveva strenuamente portato avanti in questo anno e mezzo con attenzione e scrupolo, nell’ambito delle proprie competenze, auspicando una continuità e una condivisione anche del lavoro futuro”, condivisione che, da come si evince da questa ultima nota particolarmente polemica diffusa da Cardillo, non c’è e forse mai più ci sarà.
Angela Di Francisca