Lo chef originario del Comune etneo, ma molto conosciuto anche nella limitrofa Francavilla, ha di recente conquistato in Lussemburgo la medaglia di bronzo alla “Culinary World Cup”. Nei mesi scorsi è stato inoltre insignito della prestigiosa onorificenza di “discepolo” del grande cuoco francese Escoffier. Bella storia di un “sogno” che, dopo anni di studio ed importanti esperienze lavorative, è divenuto realtà
E’ partito alcuni anni fa dalla sua Castiglione di Sicilia portando con sé una valigia contenente, tra l’altro, un “sogno”: quello di affermarsi nel settore della ristorazione. Oggi per Gaetano Scuderi questo sogno si è trasformato in realtà in quanto il giovane chef, dopo un’intensa gavetta nelle cucine di esclusivi locali italiani ed europei, ha raggiunto dei gratificanti traguardi professionali che fanno di lui uno dei cuochi italiani più apprezzati a livello internazionale.
Di recente, in particolare, Scuderi ha rappresentato l’Italia alla “Culinary World Cup” di Lussemburgo, conquistando la medaglia di bronzo, ossia il terzo posto. Appresa la bella notizia da alcune importanti testate giornalistiche straniere, abbiamo contattato questo “re dei fornelli” castiglionese per congratularci con lui e saperne di più sull’esaltante esperienza.
Come ci ha spiegato Gaetano Scuderi, «si trattava di una sorta di “Coppa del Mondo” del settore culinario, ossia una prestigiosa ed altamente impegnativa competizione, dove non mi sarei mai aspettato di ottenere il terzo piazzamento, ma al massimo di rientrare nella “top ten”. Ho partecipato con la delegazione estera della Federazione Italiana Cuochi (F.I.C.) in quanto attualmente lavoro ad Osnabrück, in Germania, per il ristorante “La Riva”, considerato uno dei più bei locali d’Europa. Con i miei colleghi ed assistenti abbiamo presentato un menù comprendente una zuppa di pesce, mozzarella di pomodoro con melone e prosciutto di Parma e roast-beef, che la qualificata giuria ha molto apprezzato. A vincere questo Mondiale è stata, comunque, una squadra della Svezia, così come del resto si prevedeva essendo gli chef scandinavi i grandi favoriti della vigilia. Per questa inattesa medaglia di bronzo ringrazio il mio capo Manuel Cucchiara e gli amici che mi hanno sostenuto. E poiché un successo professionale è frutto di studio e di esperienze lavorative, mi sento in dovere di ringraziare anche chi, negli anni, mi è stato vicino, ed in particolare il professor Eliseo Sirna, mio insegnante di cucina all’Istituto Alberghiero di Giarre, dove mi sono diplomato, ed il mio mentore Maurizio Andriolo: grazie a loro mi sono ben inserito nella prestigiosa catena dei villaggi turistici dell'”IGV Club”, avendo così la possibilità di lavorare come pasticciere e cuoco in varie regioni d’Italia ed all’estero presso esclusive strutture, come l'”Hotel Relais Des Alpes” di Madonna di Campiglio (Trento), l’“IGV Club Santa Clara” in Sardegna ed il ristorante italiano “Cosmo” ad Anversa (Belgio). Ormai da sei anni vivo e lavoro in Germania, dove per parecchio tempo sono anche stato chef del “Ristorante Lucchese” di Ankum».
Adesso Gaetano Scuderi si sta preparando per partecipare alle finali del concorso “Cuoco dell’Anno”, il cui verdetto si conoscerà tra un mese.
Intanto è già un grande onore per lui l’essere stato proclamato “Discepolo di Auguste Escoffier”, ossia del grande cuoco francese vissuto tra la fine dell’Ottocento ed i primi decenni del Novecento. «Si è trattato – dichiara al riguardo lo chef etneo – di un solenne riconoscimento in quanto, al momento di riceverlo, ho dovuto pubblicamente giurare “di portare sempre in alto l’arte della cucina”».
Oltre che nella sua Castiglione, Gaetano Scuderi è molto conosciuto anche nel limitrofo Comune di Francavilla di Sicilia, dove il giovane professionista della cucina ha gestito per qualche tempo, prima di trasferirsi in Germania, un bar-pizzeria nella centralissima Via Regina Margherita. Da Francavilla, inoltre, proviene il papà, che è stato il suo primo “maestro” di ristorazione nella rinomata pizzeria di famiglia.
Rodolfo Amodeo
FOTO PRINCIPALE: Gaetano Scuderi al lavoro e, nel riquadro, mentre mostra la medaglia di bronzo conquistata in Lussemburgo