Anche pubblici amministratori ed operatori culturali dei Comuni pedemontani etnei e della Valle dell’Alcantara hanno espresso il proprio cordoglio per l’improvvisa e tragica dipartita dell’illustre archeologo ed assessore regionale ai Beni Culturali, deceduto a seguito del disastro aereo verificatosi ieri mattina in Etiopia. Negli ultimi mesi si era spesso recato nei loro territori per tentare di valorizzarli al meglio
Anche nei Comuni della Valle dell’Alcantara ed in quelli pedemontani etnei viene manifestato in queste ore profondo cordoglio per l’improvvisa tragica scomparsa dell’assessore regionale ai Beni Culturali Sebastiano Tusa, archeologo palermitano e docente universitario di fama internazionale.
Tusa è morto per l’attaccamento alla sua amata professione in quanto, a bordo dell’aereo etiope schiantatosi al suolo ieri mattina, si stava recando in Kenya per partecipare ai lavori di un progetto di studi archeologici promosso dall’Unesco.
Da poco meno di un anno faceva parte del Governo regionale siciliano ed aveva già personalmente visitato i vari territori dell’isola, tra cui quelli delle province di Messina e Catania, per mettere a punto insieme agli amministratori comunali ed alle associazioni locali delle strategie di valorizzazione dei rispettivi patrimoni storico-culturali.
Per Vincenzo Pulizzi, sindaco di Francavilla di Sicilia, «la dipartita del prof. Sebastiano Tusa è una notizia che ha sconvolto la nostra regione. Con lui mi ero incontrato poche settimane fa per programmare alcuni importanti eventi per la comunità francavillese, come il tricentenario dell’epica Battaglia di Francavilla del 1719 e l’inaugurazione del museo archeologico a Palazzo Cagnone. A Francavilla di Sicilia, dunque, l’Amministrazione Comunale, il Consiglio Comunale e l’intera cittadinanza partecipano al dolore della famiglia e delle istituzioni regionali per l’improvvisa scomparsa di questa grande personalità dell’archeologia e della cultura in genere».
Contatti con Sebastiano Tusa aveva avuto in questi mesi anche Salvatore Puglisi, primo cittadino del Comune etneo di Linguaglossa, il quale ha dichiarato che «ci troviamo di fronte ad un grande lutto per la Sicilia, perché perdiamo una persona perbene, competente e disponibile all’ascolto. Con questo “amico di Linguaglossa” sono stato onorato di condividere un piccolo tratto della mia vita».
Un messaggio di cordoglio viene pure dai consiglieri comunali d’opposizione al Comune di Fiumefreddo di Sicilia. «Ci associamo al dolore dei familiari del prof. Sebastiano Tusa – scrivono Marinella Fiume, Maria Taormina, Giuseppe Nucifora e Giovanni Spinella – ricordando la profonda cultura e l’umanità che questo grande archeologo ed intellettuale siciliano ha messo al servizio della nostra terra».
Infine a Giardini Naxos, sede del Parco Archeologico “Naxos-Taormina” i cui rappresentanti hanno avuto in questi mesi strettissimi contatti con Sebastiano Tusa in quanto assessore regionale ai Beni Culturali, ha espresso il proprio cordoglio l’insegnante ed operatrice culturale Fulvia Toscano, che nello scorso maggio, da direttrice del festival letterario “NaxosLegge”, insignì l’illustre archeologo del Premio “Custodi della Bellezza” nell’ambito della manifestazione “Nostos” svoltasi a Siracusa.
Tra le principali scoperte archeologiche di Sebastiano Tusa rientrano le banchine della strada sommersa che conduce all’isola di Mozia, di fronte alla costa occidentale della Sicilia, e tre ritratti imperiali romani rinvenuti a Pantelleria (Trapani), il cui ruolo in epoca antichissima di importante crocevia commerciale è emerso proprio dagli scavi promossi dallo studioso palermitano.
Rodolfo Amodeo
FOTO PRINCIPALE: Sebastiano Tusa con il sindaco di Francavilla di Sicilia Enzo Pulizzi