Nel corso di un servizio coordinato dei carabinieri, nella notte tra il 6 e il 7 febbraio del 2016, militari dell’Arma eseguivano una perquisizione presso l’abitazione di Andrea Fazio, all’epoca 25enne, sottoposto agli arresti domiciliari. Mentre i militari si accingevano ad entrare nell’appartamento scorgevano, da breve distanza, il lancio di una pistola da un balcone sul selciato antistante l’ingresso. Raccolta l’arma che aveva la matricola abrasa i militari proseguivano la perquisizione accertando, in quella circostanza, che presso l’abitazione controllata vi erano diverse persone e ne arrestavano quattro ritenendole responsabili della detenzione dell’arma e ricettazione della stessa, precisamente: Stefano Grasso, Alfio Caltabiano, Angelo Mangano e Luciano Sorbello. Il Gip convalidava l’arresto e disponeva l’obbligo di dimora per gli stessi; misura che veniva poi confermata dal Tribunale del riesame.
Ieri, all’esito del dibattimento celebrato innanzi alla IV sezione del Tribunale di Catania, in composizione collegiale, presieduta dalla dott.ssa Larato, gli imputati venivano assolti da ogni accusa per non aver commesso il fatto.
Grande soddisfazione per il risultato ottenuto – avendo sempre creduto di potere dimostrare la innocenza dei propri assistiti – è stata espressa dalla collegio difensivo costituito dall’avvocato Enzo Iofrida, difensore del Grasso e del Sorbello; dall’avvocato Gabriella Gennaro difensore di Alfio Caltabiano e dall’avvocato Giorgia Giuffrida, difensore di Angelo Mangano.