La fotografia, la Sicilia e Mascali conquistano gli Emirati Arabi grazie agli scatti del fotografo mascalese Vito Finocchiaro a cui una selezionata giuria gli ha assegnato il 4° posto nella categoria Hope (speranza) nell’ambito del prestigioso Contest “Hamdan International Photography Award” (HIPA), rivolto ai fotografi di tutto il mondo.
Nove i giudici di fama internazionale che ieri al Dubai Opera hanno assegnato a Vito Finocchiaro l’ambito riconoscimento.
“Ho sognato di salire su quel palco tra i vincitori, perché credo che quando arriva una Nomination in un Concorso così importante diventi lecito sognare e il mio spirito competitivo, il mio mettermi sempre in gioco e alla prova, in questo momento mi fa davvero sognare, sperare e crederci” ha detto Vito Finocchiaro.
Tra i finalisti fotografi provenienti dall’Indonesia, dalla Cina, dal Kuwait, dagli Emirati Arabi, dalla Francia, dal Portogallo, dal Hawaii, dal Pakistan e dall’Italia.
Finocchiaro ha primeggiato grazie ad una fotografia che ha scattato il 27 settembre del 2015 alle ore 04,08 del mattino sul Treno Bianco Siracusa/Lourdes.
“In questa immagine – ha detto Finocchiaro – ho documentato la storia di coloro che si spendono per aiutare quanti si sono trovati di fronte alle barriere della vita, diventando una cura per l’anima e il corpo. Questa è la storia di un volontario Unitalsi. Volevo capire e testimoniare cosa spinge i volontari ad affrontare difficoltà e viaggi difficili. Lungo il viaggio sono rimasto colpito dall’aspetto di questa ragazza. I suoi occhi erano pesanti per il sonno e la stanchezza, ma nonostante tutto la gioia e l’entusiasmo trasparivano in ogni suo gesto. La risposta che stavo cercando apparve nella mia mente: è la gioia sperimentata nel trasformare lacrime in sorrisi e pensieri volti a diffondere il valore del dono e della persona. È un grande lavoro di inclusione e di integrazione quello che accade sul treno bianco. Su quei vagoni tutte le persone sono uguali, ognuna con le proprie esigenze, ma con gli stessi diritti di partecipazione e autonomia. Il lavoro dei volontari garantisce l’inclusione di tutti nella comunità, indipendentemente dalla presenza di elementi limitanti”.
Questo nuovo riconoscimento conferma la bravura di un artista mascalese che negli anni ha lavorato duramente, sperimentando e lottando per concretizzare un sogno che aveva cullato da bambino grazie al padre Nino Finocchiaro a cui nel corso della sua carriera ha sempre guardato con grande ammirazione e rispetto e dal quale ha imparato cosa vuol dire sacrificio, crescita ma anche gratificazione ed ambire ad un obiettivo.
Angela Di Francisca