“Uropia, il protocollo Maynards”… quando un romanzo anticipa il peggior futuro! -
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“Uropia, il protocollo Maynards”… quando un romanzo anticipa il peggior futuro!

“Uropia, il protocollo Maynards”… quando un romanzo anticipa il peggior futuro!

Il traguardo delle elezioni europee 2019 è sempre più vicino, ma il cammino che stanno affrontando i cittadini dell’Unione è quanto mai incerto, travagliato e, soprattutto, pieno di incognite che, fino a qualche tempo addietro, sembravano appartenere ad un’altra epoca. Quanto è realistico il rischio di una deriva antidemocratica in Europa? Che ruolo possono giocare terrorismo e populismo, cybersorveglianza e social media, élites e lobbies? In che misura i deficit di democrazia e trasparenza delle istituzioni europee contribuiscono a diffondere sentimenti eurocritici ed euroscettici? Dallo scorso 14 febbraio, pubblicato dall’editore Bibliotheka Edizioni in Roma, questi temi sociali scottanti e di estrema attualità trovano una loro risposta ed un loro sviluppo organico tra le pagine di “Uropia, il protocollo Maynards”, un thriller distopico sul rischio reale di una potenziale deriva autoritaria all’interno dell’Unione Europea. Ispirato al lavoro scientifico dell’economista Professor Alberto Bagnai, e parzialmente ambientato in Sicilia, sotto la veste di una fiction, il testo rappresenta l’esordio letterario di Pietro Bargagli Stoffi.

L’autore, nato a Pisa e laureato in Giurisprudenza nella sua città, ma residente all’estero da tredici anni, affida al personaggio di Massimo Maffei, traduttore italiano, nato e cresciuto a Monaco di Baviera, dove dirige una piccola ma fiorente agenzia, il compito di sviluppare la trama del romanzo.

Massimo si innamora di Anna, una giovane post-dottoranda dell’Università di Monaco, la loro storia d’amore sembra completare la sua vita e renderla perfetta. Non immagina che, a causa del suo impegno politico e civile, la tranquilla vita di tutti i giorni a cui è abituato verrà sconvolta per sempre.

Muovendosi tra attualità (“In Europa ci sono già i presupposti per l’esplosione di un conflitto sociale. Questo è il seme del malcontento, dell’egoismo e della disperazione che la classe politica e la classe dirigente hanno sparso. Questo è terreno fertile per la xenofobia, la violenza, il terrorismo interno, il successo del populismo e dell’estremismo politico”) e finzione (“In effetti, negli ultimi dieci anni il mondo è profondamente cambiato e l’Unione europea stessa ha subito una trasformazione epocale: devastata dalla persistente stagnazione economica – e in risposta all’onda emotiva provocata dai continui attacchi terroristici e dal crescente populismo nazionalista – i trenta stati che la componevano si sono sciolti, fondendosi in un’unica entità statale continentale. L’architetto di questo progetto è il presidente della Commissione europea – l’ungherese Andraş Pordan – che occuperà l’ufficio temporaneo del presidente d’Europa per un anno, gestendo la transizione verso le prime elezioni democratiche pan-europee. Con l’aiuto di un giovane sottosegretario e sostenuto da influenti centri di potere, Pordan non perde l’opportunità tanto attesa”), Bargagli Stoffi delinea una trama avvincente, che si sviluppa attorno alle scelte di Massimo, simpatizzante ed attivista di un movimento civico chiamato “Uropia”, nato a seguito della denuncia del pericolo di una deriva antidemocratica del nuovo stato unitario fatta dal ​​professor Johnatan Maynards, docente di econometria all’Università di Monaco, attraverso un lavoro di divulgazione all’università e su un blog in rete. Quando il governo inizia ad applicare le prime misure liberticide e il professore è costretto suo malgrado dagli eventi a occuparsi di politica, nulla sarà come prima: dal momento in cui Maynards si candida alle elezioni europee, diventando il principale antagonista di Pordan, un meccanismo segreto ed inarrestabile si mette in moto contro di lui, coinvolgendo tutti quelli che gli sono vicini. Tra fughe e tradimenti, pericoli e sorprese, su uno sfondo musicale operistico, nemmeno colpi di scena inaspettati sembrano impedire la vittoria di Pordan.

Uno dei punti di forza del romanzo, che Bargagli Stoffi ha sapientemente inserito nello sviluppo della trama, sono i continui riferimenti alla realtà, come da lui stesso sottolineato: «Le vicende di “Uropia” sono ambientate nel continente europeo in un futuro prossimo, in un arco di tempo di 5-10 anni a partire dal presente. Alcuni eventi fantasiosi scritti tra novembre 2016 e il maggio 2017 si sono nel frattempo realizzati come, ad esempio, la tecnologia del RF Capture; i riferimenti a Lucia Cirillo, a Nevio Passaro, all’European Counter Terrorism Centre (ECTC); il gioco “Battaglia nasale” di Matteo Zuzzi. Per un quadro verosimile dello stato dell’Unione Europea nel futuro mi sono liberamente ispirato alle pubblicazioni e al lavoro del Professor Alberto Bagnai, Senatore della Repubblica e docente di Politica Economica e di Economia e Politica della Globalizzazione all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara nonché autore di diversi libri divulgativi (Il Tramonto dell’Euro, 2012, L’Italia può farcela, 2014) e del conosciutissimo blog “Goofynomics”. Per tutte le informazioni generali, le più disparate, ho utilizzato quell’iniziativa open-source meritoria che è Wikipedia; per la documentazione più specificatamente geo-politica e geo-strategica ho attinto al preziosissimo lavoro di informazione ed aggiornamento fornito dal sito Analisi Difesa, una vera miniera d’oro e una vera fonte di conoscenze per capire i perché di tanti avvenimenti militari e politici nel mondo; riguardo ai temi della sorveglianza e del controllo ho trovato copiosi spunti dagli articoli della giornalista investigativa Serena Tinari. Similmente ho molto apprezzato il lavoro di ricerca contenuti nel libro “La quinta Germania” di Rafael Poch De Feu, Angel Ferrero e Carmela Negrete».

Corrado Petralia

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