Il Consiglio comunale ripostese al termine di una seduta ha dato il proprio disco verde all’applicazione, con decorrenza primo ottobre, della tassa di soggiorno nella cittadina marinara. Un provvedimento coerente con la riconosciuta vocazione turistica della città del porto dell’Etna.
Il sindaco di Riposto a margine della seduta consiliare ha espresso il proprio compiacimento: “Non si tratta di un balzello, ma di un atto dovuto a fronte di una città che offre servizi ricettivi, posti letto in un contesto ambientale, architettonico e storico unico. Del resto è nota a tutti la vocazione turistica della nostra città e per tale ragione questa amministrazione intende puntare nella sua incentivazione. Le somme derivanti dal tassa di soggiorno – rimarca il sindaco Caragliano – ci consentiranno di investire in termini di decoro urbano, migliorando la segnaletica turistica, ottimizzando la viabilità e, in generale, potenziando quei servizi utili ad incrementare nella nostra città la presenza di turisti rendendo florida l’economia locale”.
L’assessore al Turismo, Carlo Copani, dal canto suo aggiunge: “Il gettito derivante dall’imposta di soggiorno ci consentirà di attivare tutte quelle misure necessarie allo sviluppo della città, coerentemente al piano integrato di crescita turistica che è già allo studio da diversi mesi. Tutelare le strutture in regola, migliorare i servizi ed inserire Riposto all’interno dei più prestigiosi circuiti è il nostro obiettivo che potrà essere realizzato anche per mezzo dell’applicazione dell’imposta. Stimiamo di riuscire ad introitare somme per circa 30 mila euro all’anno che, provenendo dall’esterno, porteranno nuova liquidità spendibile per la nostra comunità”.