E’ stato un Consiglio comunale fiume quello tenutosi giovedì scorso a Fiumefreddo di Sicilia, convocato d’urgenza dalla presidente del Consiglio Marinella Cascino, che ha visto trattare ben 10 punti all’ordine del giorno.
Per oltre cinque ore l’amministrazione e i consiglieri di minoranza “se le sono date di santa ragione” (davvero pochi e timidi gli interventi difensivi da parte dei consiglieri di maggioranza) con il civico consesso che ha approvato all’unanimità la riduzione dei valori venali dei terreni ai fini IMU del 30%, argomento che aveva fatto tanto discutere in questi anni. Di fatto la Giunta del sindaco Sebastiano Nucifora ha corretto quanto aveva stabilito nel 2009 e nel 2011 prevedendo valori più alti.
Approvata la variazione di bilancio che vede il Comune di Fiumefreddo beneficiario di un finanziamento di 70 mila euro da parte del Ministero dell’Interno per la sistemazione di strade ed edifici pubblici, ecco arrivare una mannaia sulla testa dei fiumefreddesi con l’aumento dell’aliquota dell’addizionale comunale IRPEF dallo 0,6% allo 0,8% pur mantenendo la soglia dei 10 mila euro di reddito per l’esenzione. Restano invariate le tariffe TARI ma cambiano le scadenze (31 maggio, 31 luglio, 30 settembre, 30 novembre).
Infine in piena nottata è stato trattato l’argomento, denunciato dai consiglieri di minoranza, del mancato versamento da parte della ditta che aveva installato i parcometri la scorsa estate nel lungomare di Marina di Cottone di circa 29 mila euro.
Al riguardo l’Amministrazione, con il vicesindaco Cardillo in testa, ha prima asserito di non essere a conoscenza della vicenda se non tramite la “denuncia” dell’opposizione, poi di poter raccordarsi con la ditta facendo la differenza con le somme dovute dal Comune alla stessa per i servizi resi e infine ha scaricato eventuali responsabilità sugli uffici in quanto non compete, a loro dire, all’Amministrazione fare queste verifiche.
A.F.